La sudorazione è un evento fisiologico che permette di regolare la temperatura corporea. Quando questa sale, infatti, le ghiandole sudoripare vengono attivate dal sistema nervoso. Il loro ruolo è di emettere il sudore che, evaporando, permette di sottrarre calore al corpo.
La sudorazione quindi è importante. In caso di sudorazione eccessiva, però, questa può diventare molto fastidiosa e alterare la qualità di vita. In questi casi si parla di iperidrosi, cioè sudorazione eccessiva.
Nei casi in cui la sudorazione eccessiva metta in imbarazzo o impedisca il regolare svolgimento delle proprie azioni quotidiane, è possibile rivolgersi al medico per affrontare il problema. Questi, a seconda del caso, potrà indirizzare il paziente verso il dermatologo, l’endocrinologo o altri specialisti. Esistono infatti diversi tipi di iperidrosi, correlate a diverse patologie.
L’iperidrosi primaria è la sudorazione eccessiva, che non è apparentemente correlata ad alcuna patologia o causa. Si ipotizza che questa sia causata da un’attivazione eccessiva del sistema nervoso simpatico, che regola la sudorazione.
Normalmente questo tipo di iperidrosi si localizza prevalentemente su mani, piedi, ascelle e volto. Queste, infatti, sono le zone con la maggiore concentrazione di ghiandole sudoripare.
Quando è possibile individuare una causa dell’eccessiva sudorazione, si parla di iperidrosi secondaria. Tra le possibili cause ci sono:
Anche ansia e stress contribuiscono a peggiorare di molto la sintomatologia.
Ma quali sono i rimedi per l’iperidrosi? Per contrastare la sudorazione eccessiva, esistono diverse tipologie di soluzioni che vengono scelte in base alla gravità del problema.
L’igiene personale è molto importante. Il sudore, appena prodotto, è inodore. Tuttavia, se persiste a lungo sulla pelle, soprattutto nelle zone umide, può dare luogo a proliferazione batterica con irritazioni e cattivi odori.
Per chi soffre di iperidrosi è consigliabile utilizzare detergenti delicati che rispettino il pH fisiologico e lozioni, creme, spray o roll on. Per rendere efficace il loro utilizzo, è necessario che questi prodotti contengano al loro interno sostanze ad azione antitraspirante.
Tra gli attivi principali da tenere presente ci sono i sali d’alluminio, che regolano la sudorazione e hanno attività batteriostatica. Negli anni, i sali d’alluminio sono stati praticamente demonizzati tanto da essere addirittura accusati di provocare il cancro al seno. In realtà, queste accuse sono state smontate dagli studi scientifici. Da studi epidemiologici è emerso, infatti, che non c’è alcuna correlazione tra l’uso di deodoranti con sali d’alluminio e cancro al seno.
Altri studi hanno dimostrato che l’assorbimento cutaneo dell’alluminio è talmente irrisorio da non poter avere alcuna attività sulle ghiandole mammarie. Per fare un esempio, ne assorbiamo molto di più col cibo e comunque in quantità tali da rimanere nella più assoluta sicurezza.
Nei casi più importanti il medico può ricorrere a farmaci per uso topico, quali creme e lozioni a base di anticolinergici (come l’ossibutinina e il glicopirrolato). Questi agiscono bloccando l’azione dell’acetilcolina, necessaria per attivare le ghiandole sudoripare.
Questi farmaci potrebbero anche essere somministrati per via orale. Tuttavia, i loro effetti collaterali (bocca e pelle secca, problemi di vista e cardiaci) ne rendono complicato l’impiego.
Tra i trattamenti medicali sembra avere buona efficacia la ionoforesi. Si immergono le parti interessate (generalmente mani e piedi) in delle bacinelle d’acqua, in cui attraverso un elettrodo viene fatta passare una debole corrente elettrica. Ripetendo questo trattamento in modo regolare, si riesce ad inibire l’attività delle ghiandole sudoripare. Quando si smette di eseguire il trattamento, però, il problema si ripresenta.
Il botox non è utile solo per le rughe. La tossina botulinica, infatti, può essere iniettata anche nella zona ascellare per bloccare la sudorazione per un periodo fino a cinque mesi.
Ultima spiaggia nel trattamento dell’iperidrosi è la chirurgia, che può prevedere la rimozione delle ghiandole sudoripare e la resezione dei nervi che la controllano. Gli effetti collaterali sono però molti e, generalmente, si evita di arrivare ad eseguire queste operazioni.