Il colesterolo è una molecola lipidica, presente nel sangue, in gran parte prodotto dall’organismo: in questo caso si parla di colesterolo endogeno. Una piccola parte, invece, viene introdotta con l’alimentazione: si parla di colesterolo esogeno.
Il colesterolo svolge un ruolo importantissimo perché è coinvolto in diversi processi alla base del funzionamento dell’organismo. Esso, infatti, costituisce:
Se presente in quantità eccessive, però, il colesterolo costituisce un fattore di rischio per la nostra salute e favorisce lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Quando è in eccesso, infatti, il colesterolo tende a depositarsi sulle pareti delle arterie.
Ciò porta alla formazione di placche aterosclerotiche, che ostacolano o bloccano del tutto il flusso sanguigno. Da questo ne consegue un aumento dei rischi a carico del sistema cardiovascolare. Per prevenire tali rischi, è necessario mantenere costante il livello di colesterolo nel sangue.
I valori di colesterolo considerati normali sono i seguenti:
Se il colesterolo totale risulta nella norma oppure leggermente più alto rispetto ai valori di riferimento, si devono sempre analizzare anche LDL (colesterolo cattivo) e HDL (colesterolo buono).
Può succedere infatti che la percentuale di HDL sia inferiore rispetto a quella di LDL (tenendo conto dei valori di riferimento) e in questo caso aumenta il rischio cardiovascolare. Oltre i singoli valori, quindi, è importante conoscere il rapporto LDL/HDL che deve essere inferiore a 3.
Quando i valori di colesterolo sono invece molto alti, si parla di ipercolesterolemia. Livelli elevati di colesterolo totale, purtroppo, non presentano sintomi evidenti. Per tale ragione, in molti casi la patologia è silente e chi ne soffre non ne è consapevole.
In virtù di ciò, il consiglio è di effettuare periodicamente analisi del sangue. L’esame ematico è ancora più importante se:
C’è da sottolineare, inoltre, che anche il fumo contribuisce a danneggiare i vasi sanguigni e ad accelerare il processo di indurimento delle arterie.
Per contrastare l’ipercolesterolemia è importante adottare uno stile di vita sano, in particolare è consigliato praticare attività fisica e seguire un’alimentazione bilanciata.
Quando si hanno i valori di colesterolo alto, è opportuno ridurre il consumo di grassi saturi e di alimenti che contengono carboidrati ad alto indice glicemico. L’elevata produzione di insulina dovuta all’eccesso di glucosio nel sangue, infatti, provoca un aumento dell’attività dell’HMG-CoA reduttasi (l’enzima che regola la sintesi del colesterolo). Consumare un eccesso di zuccheri, quindi, porta ad una maggiore produzione di colesterolo endogeno.
Il regime alimentare per eccellenza, che risulta efficace in caso di dislipidemia, è la Dieta Mediterranea. Questo tipo di alimentazione è in grado di incidere positivamente sui livelli di colesterolo nel sangue.
Come detto, la Dieta Mediterranea costituisce un regime alimentare ideale in caso di colesterolo alto. Questo tipo di dieta è caratterizzata dal consumo quotidiano di:
Questi alimenti vanno combinati in maniera tale da ottenere ogni giorno un equilibrato apporto di carboidrati (55-60%), grassi (30%) e proteine (10-15%).
Gli alimenti da limitare, quando si soffre di ipercolesterolemia, sono:
La frutta è essenziale in un’alimentazione sana, varia e bilanciata. Essa contiene vitamine, minerali, antiossidanti e fibre. Il quantitativo giornaliero è di 2-3 porzioni al giorno, che equivalgono a circa mezzo kg di frutta.
Va sottolineato che la frutta contiene zuccheri semplici (in particolare fruttosio) che, una volta introdotto con la dieta, viene trasformato dal fegato in glucosio. La concentrazione di glucosio nel sangue viene indicata con il termine glicemia. Se la glicemia aumenta, aumenta la produzione di insulina che agisce sulla produzione del colesterolo, aumentandolo di conseguenza.
Nonostante ciò, però, la frutta ha tantissime proprietà. Per evitare quindi di aumentare i livelli di colesterolo in chi soffre di ipercolesterolemia, è importante non eccedere con le dosi.
Quale frutta non mangiare con il colesterolo alto, dunque? Più che evitare, il consiglio è quello di consumare con moderazione quei frutti ad alto contenuto di zuccheri. Di seguito alcuni esempi.
Per questi tipi di frutta, il consiglio è un consumo moderato in chi soffre di ipercolesterolemia.
Per quanto riguarda la frutta secca o frutta oleosa, essa ha un basso contenuto di zuccheri e un elevato contenuto di grassi buoni. In quanto tali, questi non necessitano di essere eliminati se si soffre di colesterolo alto.
Se consumata regolarmente (20-30g al giorno), la frutta ecca oleosa migliora la sensibilità all’insulina e contribuisce ad abbassare il colesterolo LDL (in soggetti con pre-diabete). Inoltre, grazie al contenuto di fitosteroli, composti vegetali con struttura simile al colesterolo, ne favorisce la diminuzione.
Anche se si soffre di colesterolo alto, dunque, è possibile consumare la frutta secca. Il consiglio, come sempre, è di non eccedere in quanto si tratta di un alimento molto calorico.