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Prolattina alta: quando preoccuparsi?

I consigli di Semprefarmacia.it
I valori normali di prolattina, le cause dell’iperprolattinemia, i sintomi e le cure: ne parliamo in questo articolo

 

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Indice

Cos'è la prolattina
Stimoli alla produzione di prolattina
Prolattina: valori normali
Prolattina alta: cause
Iperprolattinemia: sintomi
Prolattina alta: come intervenire
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Cos'è la prolattina

La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi, la più importante ghiandola a secrezione interna del nostro corpo. Nonostante abbia dimensioni piccolissime e pesi meno di un grammo, essa secerne ormoni che regolano l’attività di altre ghiandole importantissime (come la tiroide).

La secrezione della prolattina ha diversi effetti sull’organismo. Le funzioni più conosciute sono:

  • sviluppo del seno, insieme agli estrogeni, in età puberale;
  • produzione di latte da parte delle ghiandole mammarie, in seguito alla suzione da parte del neonato;
  • inibizione dell’ovulazione e del ciclo mestruale, durante il periodo dell’allattamento.
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Stimoli alla produzione di prolattina

La produzione di prolattina da parte dell’ipofisi è normalmente molto bassa. Essa però aumenta anche di 20 volte in gravidanza, per poi rimanere alta per la durata dell’allattamento.

I livelli di prolattina tendono ad aumentare, anche se lievemente, in seguito ad altri stimoli come:

  • esercizio fisico;
  • attività sessuale;
  • forte stress;
  • traumi della parete toracica, compreso quello causato dall’herpes zoster.

Prolattina: valori normali

I valori di prolattina vengono generalmente espressi in nanogrammi per millilitro (ng/ml). I valori di riferimento variano a seconda del laboratorio, tuttavia ci sono dei parametri orientativi:

  • 23-25 ng/ml per le donne;
  • 15-18 ng/ml per gli uomini.

In gravidanza e allattamento, invece, è fisiologico che i valori superino abbondantemente i 200 ng/ml.

Come si misura la prolattina

La misurazione dei livelli di prolattina richiede un semplice prelievo venoso, al mattino e a digiuno, ma dopo 3-4 ore dal risveglio. Per essere certi che i valori misurati non siano alterati dallo stress del prelievo stesso, si consiglia di eseguire più prelievi ad intervalli regolari.

La raccomandazione è di effettuare il prelievo dopo almeno 10 minuti dall’inserimento dell’ago cannula, lasciando il paziente disteso e a riposo.

Prolattina alta: cause

Esclusi i normali stimoli fisiologici, l’aumento patologico della prolattina può avere diverse cause:

  • assunzione di farmaci, come antidepressivi, antipsicotici, antipertensivi, antinausea, oppiacei ed estrogeni ad alto dosaggio;
  • adenomi ipofisari, cioè piccoli tumori dell’ipofisi;
  • sindrome della sella vuota, cioè una malformazione della regione cranica che ospita l’ipofisi;
  • altre patologie, come ipotiroidismo, ovaio policistico e insufficienza renale.

Esistono anche casi in cui non è possibile individuare la causa dell’aumento della prolattina. In questi casi si parla di iperprolattinemia idiopatica.

Iperprolattinemia: sintomi

Quando i valori di prolattina sono alti per cause diverse da quelle fisiologiche, si parla di iperprolattinemia. Tale problema si manifesta con diversi sintomi, che differiscono tra uomo e donna.

Prolattina alta: sintomi nelle donne

L’iperprolattinemia è più frequente nelle donne e si manifesta prevalentemente con:

  • alterazione del ciclo mestruale, con ritardi o addirittura assenza delle mestruazioni;
  • galattorrea, cioè escrezione di latte dai capezzoli con o senza spremitura degli stessi;
  • dolore durante i rapporti sessuali;
  • osteoporosi;
  • aumento di peso, correlato all’aumento della ritenzione di liquidi e al rallentamento del metabolismo.

Prolattina alta: sintomi negli uomini

Negli uomini la prolattina alta si manifesta con:

  • perdita del desiderio sessuale ed impotenza;
  • riduzione della produzione degli spermatozoi;
  • ginecomastia, cioè ingrossamento delle mammelle.

Quando la prolattina alta è causata da un tumore dell’ipofisi molto grande, possono presentarsi anche sintomi causati proprio dalla compressione sul chiasma ottico e quindi difficoltà visive oppure sintomi neurologici come la cefalea.

Prolattina alta: come intervenire

In caso di livelli troppo alti di prolattina, se si individua una causa specifica si cerca di intervenire innanzitutto su di essa. Se il responsabile è un farmaco, ad esempio, sarà il medico a stabilire se e come sostituire la terapia (è importante non agire in autonomia).

L’iperprolattinemia può comunque essere tenuta sotto controllo sostanzialmente con due farmaci:

  • bromocriptina (Parlodel);
  • cabergolina (Dostinex).

Questi due farmaci riescono anche a ridurre le dimensioni di eventuali tumori dell’ipofisi e ad evitare l’intervento chirurgico, al quale si ricorre molto raramente.

Parallelamente alla terapia farmacologica è importante cercare di intervenire sullo stile di vita e condurre un’alimentazione sana ed equilibrata, per evitare l’incremento di peso.

 

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