La bilirubina è una sostanza di scarto dellorganismo: valori elevati possono essere il segnale di problemi gravi a carico del fegato ma non
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
La bilirubina è una sostanza di scarto dellorganismo: valori elevati possono essere il segnale di problemi gravi a carico del fegato ma non solo
L’ittero, cioè il colorito giallastro della pelle e delle sclere (la parte bianca degli occhi), è un fenomeno che in molti collegano rapidamente a problemi di salute del fegato. Non tutti però sanno che il colore giallo è dato dall’aumento nel sangue della bilirubina.
Questa sostanza giallastra ci fornisce un valido aiuto per comprendere il nostro stato di salute. Inoltre, è un grande esempio di come nel nostro corpo venga sempre riciclato tutto ciò che è prezioso ed importante.
La bilirubina è una sostanza di scarto formata dalla degradazione dell’emoglobina. L’emoglobina è la proteina contenuta nei globuli rossi che svolge la funzione di trasportare ossigeno all’interno dell’organismo. Quando i globuli rossi arrivano alla fine del loro ciclo di vita (in genere dura 120 giorni), essi vengono praticamente smantellati e riciclati all’interno della milza.
Dal gruppo eme dell’emoglobina, viene recuperato il ferro. La sostanza di scarto che ne deriva è la bilirubina libera o indiretta. Non essendo solubile in acqua, la bilirubina indiretta viaggia nel sangue grazie ad una proteina: l’albumina.
La destinazione finale in cui avviene l’accumulo di bilirubina indiretta è il fegato, la nostra grande fabbrica chimica di trasformazione.
Una volta giunta nel fegato, la bilirubina viene resa solubile in acqua grazie al legame con l’acido glucuronico. La bilirubina che ha subito questa trasformazione, viene definita bilirubina coniugata o diretta.
A questo punto, viene convogliata nella colecisti attraverso i dotti biliari. Dopodiché viene riversata nell’intestino, per poi essere eliminata attraverso le feci. Queste ultime, devono il loro colore proprio a derivati di questa sostanza che si formano nell’intestino.
Per la misurazione della bilirubina nel sangue è sufficiente un prelievo venoso, preferibilmente la mattina a stomaco vuoto o dopo un digiuno di almeno 4 ore.
Tenendo sempre conto che i valori di riferimento variano in funzione a sesso, età e condizione fisiologica o patologica, si considerano normali valori di:
Valori più bassi di quelli indicati non destano alcuna preoccupazione. In un organismo sano, infatti, la produzione di bilirubina è sempre in equilibrio con la sua escrezione. Per tale ragione, i valori possono essere davvero molto molto bassi.
Discorso diverso invece in caso di valori alti. Quando la bilirubina totale è superiore a 2-3 mg/dl, infatti, è possibile che si manifesti l’ittero. Se i valori sono ancor più elevati, si va incontro ad un’intossicazione generalizzata che può condurre alla morte.
Quando è necessario misurare i valori di bilirubina nel sangue, generalmente viene misurata la bilirubina totale. Nel caso in cui il valore risulti alto, si procede alla misurazione della bilirubina frazionata.
La bilirubina frazionata è la misurazione delle due frazioni, costituite da bilirubina diretta e indiretta. In tal modo, è possibile indagare più a fondo per capire se l’equilibrio si è rotto nel passaggio al fegato, prima, oppure dopo.
Quando si riscontrano valori alti di bilirubina totale, come detto dunque, è importante misurare anche quella diretta e indiretta e capire dove si è rotto l’equilibrio. Non è detto, infatti, che il problema sia solo il fegato.
In caso di aumento della bilirubina indiretta, potrebbe esserci un problema che riguarda l’eccessiva distruzione dei globuli rossi. Se invece ad essere aumentata fosse la bilirubina diretta, il problema potrebbe essere nelle vie biliari. Di seguito, alcune delle possibili cause dell’innalzamento dei valori.
Le cause di livelli bilirubina indiretta alta possono essere ricercate in molteplici fattori.
La cirrosi epatica è data da una vera e propria degenerazione del fegato con perdita delle sue funzioni. Tale patologia può avere diverse cause tra cui l’alcolismo, ma anche infezioni virali e batteriche.
La Sindrome di Gilbert è una patologia benigna del fegato. A causa di un deficit enzimatico, si ha un rallentamento della trasformazione da bilirubina indiretta a diretta.
Normalmente questa patologia è asintomatica. Tuttavia, in alcune condizioni di stress come digiuno, malattia o esercizio fisico intenso, possono manifestarsi sintomi quali: lieve ittero, stanchezza e dolore addominale.
In caso di anemia emolitica (ma anche di reazione alle trasfusioni), si verifica un’eccessiva ed anomala distruzione di globuli rossi.
L’ittero neonatale è una condizione fisiologica tipica dei neonati, dovuta alla distruzione dei globuli rossi in eccesso alla nascita. L’ittero si verifica dopo le prime 24 ore di vita e si risolve spontaneamente nel giro di 10 giorni.
Quando i livelli salgono in maniera eccessiva, però, si rende necessario intervenire. In questi casi, il più delle volte, è sufficiente esporre il neonato a delle lampade. Queste favoriscono la degradazione della bilirubina in una forma solubile, che viene poi espulsa attraverso le urine. In rari casi, invece, bisogna procedere con tecniche più invasive.
Livelli elevati di bilirubina diretta possono essere la spia di problemi molto gravi, quali:
Come sempre, ricordiamo che ogni paziente deve essere attentamente valutato dal medico e che non è possibile effettuare diagnosi semplicemente basandosi sui valori della bilirubina.