Digrignare i denti può portare a conseguenze che interessano tutto il corpo: quali sono e in che modo si può
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
La parola bruxismo deriva dal greco antico e significa letteralmente digrignare i denti. Chi soffre di bruxismo serra la mascella, stringendo le due arcate dentali, oppure addirittura le sfrega tra di loro. Questi movimenti attuati attraverso i muscoli masticatori sono del tutto involontari.
L’azione di digrignare i denti si può verificare da svegli ma, nella maggior parte dei casi, avviene durante la notte. Il bruxismo può riguardare sia gli adulti che i bambini e si stima che ne soffra circa il 10% della popolazione italiana.
Il continuo sfregamento a cui sono sottoposti i denti, con una pressione anche superiore ai 100Kg, determina diversi problemi che riguardano la bocca e non solo.
A livello orale, si può presentare secchezza delle fauci e usura dello smalto dei denti. L’usura può essere tale da alterare l’allineamento e l’occlusione delle arcate dentali, scoprire la dentina aumentando la sensibilità dentale e addirittura provocare fratture dei denti.
Anche eventuali lavori del dentista, come otturazioni e capsule, possono essere irrimediabilmente rovinati dal bruxismo.
Le zone vicine alla bocca possono essere colpite da infiammazione e dolore. Si verificano molto frequentemente infiammazioni dell’articolazione della mandibola. Questo, oltre a causarne lo schiocco, può generare anche problemi nel movimento della bocca.
Il dolore causato dal bruxismo può colpire l’orecchio, la testa e la zona cervicale. La malocclusione può addirittura provocare mal di schiena e alterazione della postura.
Difetti di occlusione possono provocare anche disturbi visivi, come affaticamento e dolore agli occhi e visone sfocata.
Chi soffre di bruxismo notturno non se ne accorge da solo. Di solito è il partner a risultare infastidito dal rumore dello sfregamento dei denti. Chi ne soffre, però, subisce dei continui microrisvegli che di fatto disturbano il sonno.
Il bruxismo è causato generalmente da più fattori, tra cui:
È interessante notare come alcuni fattori scatenanti, come disturbi del sonno e malocclusioni dentarie, siano sia fattori scatenanti che possibili conseguenze del buxismo. Ciò porta all’instaurarsi di un pericoloso circolo vizioso.
Nei bambini, invece, il bruxismo è provocato generalmente da infezioni alle orecchie o dolore ai denti. Ovviamente le cause possono essere molteplici. Basti pensare, ad esempio, che anche le infestazioni intestinali da ossiuri (i cosiddetti vermi) possono provocare bruxismo notturno nei bambini.
Chi soffre di bruxismo viene solitamente allertato o dal partner, infastidito dal rumore durante il sonno, o dal dentista, che nota un’usura eccessiva dei denti. Il medico può anche ricorrere ad esami come:
Più che di cura, per il bruxismo si può parlare di una gestione del problema. Quando alla base ci sono delle patologie, ovviamente, è necessario intervenire su di esse. Altrettanto importante è agire sui fattori scatenanti che abbiamo visto in precedenza.
Quando il bruxismo è causato da fattori emotivi, diventa importante attuare strategie di gestione dello stress. Quando necessario, è possibile ricorrere all’aiuto di psicologo e psicoterapeuta.
Oltre ad intervenire su cause e fattori scatenanti, i danni causati dal bruxismo si possono ridurre con l’impiego di bite. Si tratta di mascherine di materiale plastico, utili a proteggere i denti dallo sfregamento. Esistono diversi tipi di bite automodellanti, che è possibile acquistare anche in farmacia. A seconda di quando si verifica il problema, è possibile scegliere tra bite diurni e notturni.
In alcuni casi, è però necessario che il bite sia realizzato su misura dal dentista. Per tale ragione, è sempre meglio avere una diagnosi e un’indicazione precisa.
All’uso del bite possono essere associati anche esercizi di stretching, prescritti dal dentista o dal fisioterapista.
Nei casi più importanti, oltre al bite, si può ricorrere ad iniezioni di tossina botulinica. Questa è utile a rilassare i muscoli, riducendo così la forza del morso ed il dolore associato.