Livelli bassi di vitamina B12 possono portare a danni seri: vediamo dove si trova la vitamina B12 e come
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
La vitamina B12 è un nutriente che può essere carente non solo nei vegetariani, ma anche nelle persone al di sopra dei 50 anni o in chi assume determinati farmaci.
La vitamina B12 è una vitamina idrosolubile, detta anche cobalamina (perché contiene il cobalto) ed esiste in diverse forme. La più stabile e frequente è la cianocobalamina, in cui è presente anche un gruppo cianuro.
Una volta ingerita a livello dello stomaco, grazie all’ambiente acido, la vitamina B12 si stacca dalle proteine dell’alimento. Nell’intestino si lega ad un’altra proteina, il fattore intrinseco, che è prodotto nello stomaco.
Solo se legata al fattore intrinseco, la cianocobalamina può essere assorbita e trasformata nelle forme attive nell’organismo. Tra queste, la più famosa è la metil-cobalamina.
A cosa serve la vitamina B12? La vitamina B12 è indispensabile per moltissimi processi che avvengono nel nostro organismo, tra cui:
La vitamina B12 non può essere prodotta dal nostro organismo, per cui dobbiamo necessariamente introdurla con l’alimentazione. Né piante, né animali però sono in grado di produrla. Ma allora dove si trova la vitamina B12?
Gli unici esseri viventi in grado di farlo sono alcuni batteri, presenti nell’acqua e nella terra, e che quindi contaminano i vegetali ed entrano nella catena alimentare animale.
I processi di lavaggio e igienizzazione a cui sottoponiamo i vegetali prima di consumarli, portano vita tutto il contenuto di questa vitamina. Per tale ragione, essi non rappresentano una fonte di assimilazione.
Tuttavia, grazie ad un’alimentazione varia, possiamo assumere vitamina B2 consumando alimenti di origine animale:
Alimenti di origine vegetale possono essere addizionati con vitamina B12, come avviene ad esempio per i cereali da colazione. Non sono invece fonti utili le alghe, che contengono una forma non adatta per il nostro organismo.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina B12 non è molto elevato e si aggira intorno ai 2 microgrammi, con delle variazioni in funzione di età e condizione fisiologica. Generalmente, in una dieta onnivora e in assenza di difetti dell’assorbimento, un individuo riesce a procurarsi la giusta quantità di vitamina B12.
Inoltre, a differenza di altre vitamine, il nostro organismo riesce ad immagazzinare nel fegato una certa riserva di vitamina B12. Grazie a questa riserva, eventuali carenze possono iniziare a farsi sentire anche dopo 3 o 5 anni.
I livelli ideali di vitamina B12 dovrebbero essere al di sopra di 488pg/ml. Si considera comunque normale un livello di vitamina B12 superiore a 200pg/ml di sangue. Al di sotto di questi livelli si è a rischio di sviluppare problemi al sistema nervoso e cardiovascolare o andare incontro a patologie gravi come l’anemia perniciosa, che vedremo a breve.
Un eccesso di vitamina B12, al contrario, è un evento raro e generalmente è associato a malattie del fegato o dei reni. Stabilire i livelli di vitamina B12 richiede un semplice dosaggio da prelievo venoso.
Valore |
|
≥ 488pg/ml | Ideale |
Tra 488pg/ml e 200pg/ml | Da monitorare |
≤ 200pg/ml | Carenza |
La carenza di vitamina B12 è un’eventualità che può verificarsi in diverse situazioni e può manifestarsi in forme diverse a seconda della gravità.
La manifestazione più grave (per fortuna, attualmente rara) è l’anemia perniciosa. In questa forma di anemia, i globuli rossi sono pochi e di grandi dimensioni. I sintomi vanno da pallore, astenia e ittero a manifestazioni molto gravi a livello neurologico, con danni irreversibili.
Quando la carenza non è grave ma è prolungata nel tempo, possono manifestarsi danni al sistema nervoso come neuropatia e paralisi. Possono dipendere dalla carenza di vitamina B12 anche disturbi visivi, cognitivi e la depressione.
Valori ridotti di vitamina B12 sono correlati anche ad un aumento dell’omocisteina, un importante fattore di rischio cardiovascolare.
Le cause della carenza di vitamina B12 possono essere legate a difetti dell’assorbimento o deficit nutrizionali.
Nelle persone in cui non si ha la produzione del fattore intrinseco, non si ha alcuna possibilità di assorbimento della vitamina B12. Generalmente, in questi casi si manifesta rapidamente l’anemia perniciosa.
Difetti dell’assorbimento possono presentarsi anche in chi assume farmaci inibitori di pompa che, diminuendo l’acidità gastrica, contrastano il processo di assorbimento. Anche altri farmaci possono diminuire i livelli di vitamina B12, ad esempio la metformina (un antidiabetico molto utilizzato).
Una diminuzione della capacità di assorbire la vitamina B12, comunque, si osserva progressivamente a partire dai 50 anni di età anche in persone che non hanno alcuna problematica. Per questo motivo, a partire da questa età, è utile controllarne i livelli nel corso delle analisi.
In caso di dieta vegetariana e vegana, il rischio di carenza è molto più accentuato. Anche nei vegetariani che assumono latte e uova, infatti, l’apporto non è sufficiente. Per chi intraprende questo tipo di alimentazione, dunque, diventa necessario assumere degli integratori.
Un’integrazione di vitamina B12 può essere necessaria sia come mantenimento che come fase d’attacco, quando si sia già verificata una carenza. Prima di intraprendere una terapia, comunque, è necessario ricorrere al consiglio del medico o del nutrizionista.
In commercio è molto frequente trovare integratori di cianocobalamina, la forma più stabile di vitamina B12. Un’ampia letteratura dimostra l’efficacia di prodotti a base di cianocobalamina. In alcuni integratori è possibile trovare la vitamina B12 anche direttamente nella sua forma attiva, la metil-cobalamina.
Di solito l’integratore è sotto forma di capsule, compresse deglutibili o che si sciolgono in bocca, per avere un migliore assorbimento.
In fase di mantenimento, ad esempio per una persona che inizi una dieta vegana partendo da livelli normali, si consiglia l’assunzione di 1000 mcg 2 volte la settimana oppure 50 mcg al giorno. Sembrano dosaggi molto diversi, ma in realtà la quantità di vitamina B12 assorbita sarà la stessa.
In fase d’attacco, quindi quando è già presente una carenza, si consiglia un dosaggio di 1000 mcg al giorno di vitamina B12.