L’epistassi è una problematica molto diffusa: ma quando è che la perdita di sangue dal naso diventa
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
L’epistassi, più comunemente conosciuta come perdita di sangue dal naso, è un fenomeno molto diffuso e che spesso fa spavento. Scopriamo quali sono le cause, in che modo agire quando si verifica, se e quando rappresenta un pericolo.
Può capitare a chiunque di ritrovarsi ad avere a che fare con una perdita di sangue dal naso improvvisa. Ma perché esce il sangue dal naso all’improvviso?
Questo avviene perché i vasi sanguigni della mucosa nasale sono molto delicati. Non a caso, una delle cause principali dell’epistassi è rappresentata proprio dalla fragilità capillare. A questa, però si accompagnano diverse altre cause più o meno comuni.
Tra le cause più comuni di epistassi ci sono i piccoli traumi causati dal soffiare il naso troppo forte e l’abitudine di infilare le dita nel naso. Il fenomeno si intensifica nei casi in cui la mucosa nasale è particolarmente congestionata (come in caso di raffreddore o rinite) o quando è molto secca (come in inverno a causa dei riscaldamenti).
Ci sono poi alcuni farmaci che causano epistassi. È il caso degli anticoagulanti, farmaci che contrastano i processi di coagulazione. Essi contribuiscono a rendere percepibili anche minuscoli sanguinamenti, dei quali normalmente non ci si accorgerebbe nemmeno.
Anche le terapie prolungate con spray nasali o l’aerosol, a base di cortisonici e antistaminici, possono irritare e seccare la mucosa e favorire l’epistassi. Lo stesso vale per gli spray decongestionanti, a causa del rimbalzo che si verifica quando finisce il loro effetto e la mucosa si congestiona ancora di più.
Piccole varici o capillari fragili della mucosa nasale sono la causa patologica più frequente dell’epistassi. Anche deviazioni del setto nasale possono influire. Più raramente la causa di epistassi frequente è da attribuire a tumori delle vie respiratorie o del sangue.
Anche altre patologie, pur non essendo la causa diretta dell’epistassi, ne aumentano frequenza e intensità. È il caso dell’ipertensione arteriosa e delle patologie della coagulazione. Inoltre, poi, alcune situazioni come l’ansia e lo stress cronici sembrano aumentare il rischio di epistassi. Tuttavia, una vera correlazione tra stress e sangue dal naso non è ancora stata dimostrata.
L’epistassi è un fenomeno che colpisce con maggiore frequenza in alcuni momenti della vita, in funzione dell’età e della condizione fisiologica del paziente.
Non di rado, ad esempio, è possibile riscontrare perdite di sangue dal naso nei bambini. Ciò è dovuto al fatto che essi sono spesso soggetti ad infezioni delle prime vie respiratorie e facilmente mettono le dita nel naso (anche in modo poco delicato).
Anche in gravidanza il fenomeno del sanguinamento dal naso può verificarsi con maggiore frequenza, a causa dell’azione dell’ormone progesterone sulle mucose.
Il sangue dal naso non è un fenomeno che normalmente deve mettere in allarme. Tuttavia, è molto importante sapere come intervenire per evitare di peggiorare la situazione.
Spesso si consiglia a chi sta sanguinando dal naso di stendersi o comunque di portare la testa all’indietro. Questo gesto, oltre che inutile, può creare non pochi problemi. Sdraiandosi o portando indietro la testa, il sangue si dirigerà verso la gola. Ciò può provocare problemi come vomito e difficoltà respiratorie.
Cosa fare allora in caso di epistassi? La prima cosa da fare, come sempre, è provare a mantenere la calma e non lasciarsi sopraffare dall’agitazione. Dopodiché, è importante seguire alcuni passaggi.
Una volta che il sangue si è fermato, è possibile applicare una pomata cicatrizzante. Inoltre, nelle ore successive, è consigliabile:
In alcuni casi l’epistassi può diventare un evento pericoloso, perché rischia di far perdere troppo sangue o può essere il campanello d’allarme di problemi più gravi. Ciò vale a maggior ragione negli adulti e negli anziani o se si ripete con frequenza. In questi casi, meglio consultare il medico per indagare le possibili cause.
Bisogna invece recarsi al pronto soccorso se:
Se il sangue non si ferma e ci si reca al pronto soccorso, i medici possono intervenire applicando dei tamponi, cauterizzando il vaso sanguigno interessato o (nei casi più gravi) con un intervento chirurgico.