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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Esistono diversi tipi di colite, che possono avere cause e sintomatologie differenti: in che modo intervenire?
Il termine colite è molto generico ed indica un’infiammazione del colon, ovvero un tratto relativamente breve del nostro intestino crasso. Il colon si suddivide in quattro segmenti:
Le funzioni del colon sono diverse:
L’infiammazione di questo tratto di intestino può essere provocata da molteplici cause, determinando diversi tipi di colite.
In funzione della durata del disturbo, è possibile distinguere tra colite acuta e colite cronica.
Si parla di colite acuta quando il disturbo si manifesta improvvisamente. Al dolore addominale possono associarsi diarrea, crampi e febbre. Nella maggior parte dei casi la causa è un’infezione alimentare, (provocata da batteri, virus o parassiti) oppure un’intossicazione alimentare, causata dalle tossine prodotte da alcuni microrganismi all’interno di cibi mal conservati.
Si parla di colite cronica quando l’infiammazione è persistente, anche se con sintomi meno intensi, e dura da mesi se non addirittura anni. Oltre al dolore addominale si manifestano anche diarrea cronica e perdita di peso.
La colite cronica è di solito provocata da malattie croniche infiammatorie o da una particolare suscettibilità all’irritazione. Tra le forme di colite cronica più diffuse abbiamo la Sindrome del Colon irritabile (o IBS), il Morbo di Crohn e la Rettocolite Ulcerosa.
La colite spastica (o colon irritabile) è caratterizzata da un insieme di sintomi:
Tali sintomi, in genere, si manifestano dopo aver mangiato e si attenuano dopo la defecazione. Le principali situazioni che predispongono all’IBS sono l’ipersensibilità viscerale e l’alterazione della permeabilità intestinale.
La colite ulcerosa è caratterizzata dalla presenza di sangue nelle feci, oltre che dalla diarrea. In questo caso, l’infiammazione e il sanguinamento sono provocati da una risposta anomala del sistema immunitario. Questo, invece di difendere l’organismo dai patogeni, ne attacca i tessuti e nello specifico la mucosa del colon.
Anche il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria intestinale di natura autoimmune, che però coinvolge spesso anche l’intestino tenue.
Le cause della colite variano a seconda del tipo. Volendo fare una estrema semplificazione, però, è possibile elencare le principali cause della colite:
Queste infiammazioni acute sono provocate da batteri, virus, parassiti o dalle tossine da essi prodotte all’interno degli alimenti.
Questo fa riferimento a tutte quelle situazioni in cui è il sistema immunitario a scatenare l’infiammazione del colon (come Rettocolite ulcerosa e Morbo di Crohn). Anche la Celiachia è una malattia autoimmune, che riguarda però l’intestino tenue.
La colite può essere scatenata o aggravata da alcuni cibi particolarmente irritanti o da intolleranze. L’esempio più comune è l’intolleranza al lattosio.
Ci sono diversi farmaci che possono scatenare l’infiammazione del colon, direttamente o attraverso l’alterazione della flora intestinale. Tra i più comuni ricordiamo antibiotici, antinfiammatori e chemioterapici.
Cervello e intestino condividono diverse molecole, che fungono da neurotrasmettitori. Non c’è quindi da meravigliarsi se periodi di particolare stress e ansia possano scatenare la sindrome dell’intestino irritabile o colite spastica.
I sintomi della colite differiscono in base alla tipologia. I più comuni includono:
La cura per la colite dipende dalla tipologia di colite e dalla causa che l’ha scatenata. Di fondamentale importanza è la diagnosi medica. Questa può avvenire attraverso esami semplici come gli esami del sangue, ma anche indagini più approfondite come la colonscopia e la biopsia.
Una volta ottenuta la corretta diagnosi, il medico può avvalersi di diverse tipologie di farmaci e integratori. Un aiuto può sicuramente venire anche dall’alimentazione.
I principali farmaci utilizzati per la cura della colite sono:
I probiotici o fermenti lattici possono risultare molto utili nella cura di alcune forme di colite:
Anche l’alimentazione può essere un valido aiuto in caso di colite. Tra gli alimenti consigliati troviamo:
cibi facili da digerire, come carni bianche e pesce magro;
yogurt o kefir, ricchi di probiotici;
cibi contenenti fibre solubili, che regolano il transito intestinale, come mele o avena.
Tra gli alimenti da evitare, invece, troviamo:
cibi piccanti, irritanti o grassi, difficili quindi da digerire;
alcol e alimenti nervini, come il caffè;
bevande zuccherate e gassate;
latte e latticini, in caso di intolleranza al lattosio, a meno che non siano delattosati e comunque senza esagerare, dato il contenuto in grassi abbastanza elevato.
È bene ricordare che ogni modifica sostanziale e duratura della propria dieta non va mai fatta in autonomia, ma solo ed esclusivamente sotto la guida di un professionista.