Scopriamo a cosa serve la curva da carico di glucosio, esame importante anche in gravidanza per prevenire il diabete
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Scopriamo a cosa serve la curva da carico di glucosio, esame importante anche in gravidanza per prevenire il diabete gestazionale
Curva glicemica è il nome comunemente utilizzato per indicare un esame importantissimo per valutare la risposta dell’organismo all’ingestione di una soluzione contenente 75g di glucosio. Il suo nome corretto è: curva da carico orale di glucosio (OGTT è l’acronimo inglese).
Viene definita curva perché, in effetti, il risultato che si ha è una curva costruita con 3 valori di glicemia:
Questo tipo di test permette di valutare in che modo il nostro organismo tollera e gestisce un carico standard di glucosio. Valori alterati, infatti, possono essere la spia di una problematica legata al diabete di tipo 2.
Il diabete di tipo 2 è una delle emergenze sanitarie dei paesi industrializzati. I numeri sono sempre in aumento, con conseguenze gravissime sulla salute delle persone e sulle spese sanitarie.
È per questo motivo che tutte le associazioni di medici spingono fortemente per intervenire prima che il diabete si manifesti. Per farlo è necessario individuare precocemente i pazienti che sono a rischio di sviluppare la malattia.
La curva da carico orale di glucosio è prescritta in quei pazienti in cui viene rilevata una alterata glicemia a digiuno, anomalia che predispone allo sviluppo del diabete.
Questa condizione si verifica in quei pazienti in cui la glicemia a digiuno è compresa tra 100-110 e 125 mg/dL. Per valori di glicemia a digiuno maggiori o uguali a 126 mg/dL, invece, non si effettua la curva glicemica. Tale valore, infatti, è già indicativo di diabete ed è il medico a stabilire quali indagini effettuare.
Effettuare l’esame da carico di glucosio, laddove il medico lo ritengo opportuno, può essere effettuata anche in presenza di fattori di rischio quali:
La curva glicemica è prescritta anche alle donne in gravidanza che presentano alterata glicemia a digiuno, obesità o altri fattori di rischio per il diabete. In queste donne la curva viene eseguita di solito tra la 16esima e la 18esima settimana di gravidanza.
In assenza di fattori di rischio o alterata glicemia a digiuno, l’esame è comunque raccomandato a tutte le donne tra la 24esima e la 28esima settimana di gravidanza. Ciò è utile per diagnosticare precocemente ed eventualmente curare l’insorgere del diabete gestazionale.
Il diabete gestazione rappresenta una problematica abbastanza frequente, che si sviluppa a partire dalla 24esima settimana di gestazione. È in questa fase che gli ormoni della placenta, contrastando l’azione dell’insulina, provocano un aumento della glicemia.
Di norma, quest’aumento è bilanciato dall’aumento di produzione di insulina da parte del pancreas. Se ciò non avviene o è già presente uno stato di resistenza all’insulina, si instaura il diabete mellito gestazionale. Se non adeguatamente trattata, questa condizione può avere conseguenze anche gravi per la mamma e il nascituro.
Per effettuare la curva glicemica, è necessario essere a digiuno da almeno 8 ore. Per tale ragione, di solito, l’esame viene eseguito di primo mattino.
Nei giorni precedenti all’esame non è necessario seguire un’alimentazione specifica. La raccomandazione è di seguire il regime alimentare a cui si è abituati, senza esagerazione né restrizioni. In caso di assunzione di farmaci, è importante avvisare il medico o il laboratorio di analisi.
Appena arrivati in laboratorio, viene eseguito un test rapido della glicemia per stabilire se si può procedere all’esame. Per valori uguali o maggiori a 126 mg/dL il test non può essere eseguito. In caso di valori inferiori, si procede con l’esame.
Dopo il primo prelievo, è necessario bere una soluzione contenente 75mg di glucosio disciolti in 300ml di acqua. Per far sì che l’esito dell’esame sia attendibile, è necessario assumere la soluzione in un tempo non superiore ai 5 minuti. Considerato il sapore molto dolce della soluzione, che può provocare un senso di nausea, si consiglia di bere a piccoli sorsi e sfruttare tutto il tempo a disposizione.
La durata complessiva dell’esame è di 2 ore. Dopo la prima ora e allo scadere della seconda ora, infatti, vengono eseguiti altri due prelievi (utilizzando l’ago cannula lasciato in vena). Durante l’attesa è necessario rimanere seduti, senza bere e senza mangiare. Dopo il secondo prelievo, l’esame è terminato.
Il valore a digiuno non dovrebbe superare i 100-110 mg/dL. Se è stata eseguita la curva da carico di glucosio, tuttavia, è perché il valore a digiuno è superiore. L’importante è che questo non sia pari o superiore a 126mg/dL. In tal caso, il test non può essere eseguito e si sospetta il diabete (da confermare con altri test).
Alcuni studi, a differenza delle linee guida attualmente approvate, indicano come di importanza primaria i valori di glicemia rilevati dopo 60 minuti dall’assunzione della soluzione glucosata. Nella tabella che segue vediamo l’interpretazione dei valori.
Valori | Diagnosi |
Inferiore a 154 mg/dL | Valori normali |
Uguale o superiore a 155 mg/dL | Ridotta tolleranza al glucosio |
Uguale o superiore a 209 mg/dL | Diabete |
Le linee guida ufficialmente approvate ritengono significativo per la diagnosi il valore della glicemia dopo 120 minuti. Nella tabella che segue vediamo l’interpretazione dei valori.
Valori | Diagnosi |
Inferiore a 140-144 mg/dL | Valori normali |
Compreso tra 144 e 199 mg/dL | Ridotta tolleranza al glucosio |
Uguale o superiore a 200 mg/dL | Diabete |
Per la curva glicemica durante la gravidanza, effettuata tra la 24esima e la 28esima settimana allo scopo di diagnosticare il diabete gestazionale, i valori considerati normali sono i seguenti:
Nel caso in cui anche un solo valore della curva risulti superiore alla norma, la diagnosi è quella di diabete gestazionale.
La curva glicemica non è un test che ha particolari effetti collaterali, se non quelli di un normale prelievo. L’unico effetto collaterale degno di nota dopo l’assunzione della soluzione glucosata è la nausea provocata dall’assunzione della soluzione glucosata.
Una delle preoccupazioni più diffuse è quella di come smaltire il glucosio della curva glicemica. In realtà, i 75g assunti corrispondono a circa la metà dei carboidrati assunti durante una normale giornata. Per tale ragione, il quantitativo ingerito non rappresenta affatto un problema (ancor di più considerata la straordinarietà del caso).
Il consiglio, eventualmente, è quello di bilanciare l’alimentazione nel resto della giornata ricorrendo ad altri nutrienti che non siano zuccheri. Dunque, magari, evitare la classica colazione abbondante appena usciti dal laboratorio di analisi.