Il naso chiuso può essere causato da diversi fattori, tra cui raffreddore e rinite allergica: scopri in che modo intervenire per eliminare il
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Il naso chiuso, cioè la difficoltà a respirare col naso, è una condizione determinata dalla riduzione dello spazio per il passaggio dell’aria nelle prime vie respiratorie aeree. Nella maggior parte dei casi, lo spazio necessario al passaggio dell’aria si riduce a causa dell’infiammazione della mucosa, cioè la risposta che il nostro organismo mette in atto per difendersi da agenti esterni (come virus o allergeni).
Quando la mucosa si infiamma, i vasi sanguigni si dilatano, il suo spessore aumenta e viene prodotto molto muco che resta intrappolato. In altri casi, il naso è chiuso in modo cronico a causa dell’ipertrofia (cioè l’ingrossamento) delle adenoidi o dei turbinati. Tra le altre cause del naso chiuso possono esserci la presenza di polipi nasali o la deviazione del setto nasale.
L’infiammazione della mucosa nasale, con conseguente congestione e produzione di muco, è comunemente provocata dal raffreddore. I virus responsabili di questa infezione sono nella maggior parte dei casi i Rhinovirus.
L’elevato numero di tipologie di questi virus non permette al nostro organismo di acquisire un’immunità e riuscire quindi a difendersi dall’aggressione. I Rhinovirus sono estremamente contagiosi e riescono a passare da un individuo all’altro tramite le goccioline di saliva e muco espulse durante i colpi di tosse e gli starnuti.
Il naso chiuso può essere provocato anche dall’influenza, che si distingue dal raffreddore sostanzialmente per l’insorgenza di febbre alta. Anche altri virus respiratori possono causare naso chiuso, proprio perché questo sintomo è dato dalla reazione del nostro organismo, cioè dall’infiammazione delle mucose respiratorie in risposta ad un agente esterno e non dall’azione di uno specifico microrganismo.
Il raffreddore, se non sopraggiungono sovra-infezioni di tipo batterico, si risolve spontaneamente nel giro di 7-10 giorni al massimo.
Alla base di un problema di naso chiuso può esserci anche un’infiammazione di natura allergica, in questo caso si parla di rinite allergica. In tali situazioni la colpa non è di un virus, ma è causata dalla risposta anomala del nostro sistema immunitario ad un agente esterno (come la polvere o il polline).
La rinite allergica non si risolve spontaneamente (a differenza del raffreddore) e dura per tutto il periodo dell’esposizione all’allergene. In questi casi, dietro consigli medico, può essere indicato assumere un antistaminico in grado di contrastare la reazione allergica.
Qualsiasi sia la causa, l’ostruzione nasale è molto fastidiosa e disturba sia la vita quotidiana che il riposo notturno. Per contrastare tale problema, è possibile fare ricorso sia a rimedi naturali che a farmaci specifici in grado di donare un sollievo rapido.
L’aria secca è un grande nemico della mucosa nasale. Soprattutto in inverno, con l’utilizzo di sistemi di riscaldamento, l’aria negli ambienti chiusi tende a seccarsi a tal punto da peggiorare la sensazione di naso chiuso. Per evitare questo inconveniente, si può utilizzare un umidificatore che controlli la percentuale di umidità dell’ambiente.
Se in casa non ci sono bimbi piccoli, si possono sciogliere nell’acqua dell’umidificatore poche gocce di olii essenziali ad azione balsamica e decongestionante (come menta, eucalipto, pino mugo e timo).
I suffimigi sono un classico rimedio della nonna. Basta semplicemente portare ad ebollizione dell’acqua in una pentola, sciogliere del bicarbonato o qualche goccia di olio essenziale nell’acqua bollente e respirare i vapori, coprendo la testa con un asciugamano.
I vapori respirati aiuteranno a decongestionare la mucosa e a fluidificare i muchi, favorendone l’espulsione e liberando il naso. I suffimigi sono da evitare se si ha la febbre, per non aumentare la temperatura. Anche la doccia calda ha un effetto analogo.
I lavaggi nasali sono un metodo efficacissimo, sia nel raffreddore che nella rinite allergica. Questi, infatti, permettono di liberare il naso non solo dal muco ma anche da eventuali allergeni. Inoltre, possono essere ripetuti più volte al giorno senza alcun effetto collaterale.
Per effettuare i lavaggi nasali si possono utilizzare soluzioni isotoniche o ipertoniche. Le soluzioni isotoniche hanno la stessa concentrazione dei nostri fluidi corporei e sono molto indicate per la pulizia delle cavità nasali. Le soluzioni ipertoniche hanno una concentrazione maggiore dei nostri fluidi corporei, pertanto richiamano acqua dalle mucose, sgonfiandole e decongestionandole. Sono più indicate quando il naso è molto chiuso e in presenza di muco.
Sia le soluzioni isotoniche che quelle ipertoniche, possono essere a base di acqua di mare o semplicemente di acqua e sale e contenere sostanza idratanti per la mucosa, come aloe vera o acido ialuronico.
Tutti i rimedi visti fino ad ora sono sicuri, efficaci e soprattutto privi di effetti collaterali. Se la sensazione di naso chiuso diventa un disagio troppo grande, non permettendo ad esempio di riposare correttamente o di svolgere la propria vita quotidiana, si può allora ricorrere a dei farmaci.
Prima di utilizzare i farmaci, bisogna però sempre ricordare che questi non sono curativi bensì contrastano solo temporaneamente il sintomo. Inoltre, come tutti i farmaci, presentano effetti collaterali, per cui ne va limitato l’impiego ai casi strettamente necessari.
In caso di raffreddore, per combattere la congestione nasale, possono essere utilizzati farmaci antidecongestionanti (detti agonisti dei recettori adrenergici alfa-1) che inducono la costrizione dei vasi sanguigni della mucosa e diminuiscono l’afflusso di sangue e quindi il volume della mucosa. Tali farmaci possono essere per uso locale, sotto forma di spray, (come nafazolina, xilometazolina e ossimetazolina), o anche per uso orale (come pseudoefedrina e fenilefrina).