Sindrome del colon irritabile: cause, sintomi e cure

I giusti rimedi farmacologici e naturali ed un corretto stile di vita possono aiutare a risolvere il problema della Sindrome dell’intestino irritabile

I consigli della dottoressa Valentina

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Il colon irritabile (o anche colite spastica) è un insieme di disturbi a carico dell’ultimo tratto dell’intestino, ovvero l’intestino crasso detto appunto anche colon. Questa condizione è definita più correttamente Sindrome dell’intestino irritabile (o IBS), in quanto caratterizzata da un insieme di sintomi.

Colon irritabile: sintomi

Chi soffre di colon irritabile è chiamato quotidianamente a fare i conti con una serie di sintomi che possono essere in alcuni casi davvero debilitanti. Ecco alcuni tra i sintomi colon irritabile:

  • dolore addominale, abbinato a forti crampi;
  • gonfiore;
  • meteorismo;
  • diarrea;
  • stipsi;
  • alternanza di diarrea e stipsi;
  • tenesmo, ovvero sensazione di dover defecare a cui non fa però seguito l’evacuazione;
  • presenza di muco nelle feci.

Questi sintomi possono accentuarsi dopo i pasti e tendere a diminuire in seguito alla defecazione. Nella Sindrome da colon irritabile questi disturbi si presentano per periodi prolungati e non come rari eventi occasionali.

Colon irritabile: cause e fattori scatenanti

Chi soffre di colon irritabile, presenta spesso diverse alterazioni a livello intestinale:

  • ipersensibilità viscerale, ovvero un aumento della percezione del dolore in seguito alla distensione dell’addome (dovuto, ad esempio, alla presenza di gas);
  • alterazione della motilità intestinale;
  • disbiosi, cioè l’alterazione della flora batterica intestinale (con riduzione dei batteri buoni come i bifidobatteri e aumento di quelli cattivi come i clostridi);
  • alterazione della permeabilità intestinale, con la riduzione dell’effetto barriera che la mucosa intestinale esplica e il passaggio di molecole potenzialmente nocive allo strato mucoso e muscolare più profondo;
  • lieve infiammazione.

colon irritabile sintomi

Queste alterazioni sono correlate tra di loro in un circolo vizioso che si autoalimenta. La crescita di batteri ad attività infiammatoria come i clostridi, infatti, può generare una lieve infiammazione della mucosa intestinale.

Tale infiammazione genera un’alterazione della funzione barriera della mucosa, che diventa più permeabile e permette il passaggio di molecole potenzialmente dannose. Queste molecole attivano i recettori del dolore, da cui si innescano tutti i sintomi tipici dell’IBS.

Tra le cause della Sindrome dell’intestino irritabile, un ruolo importante è giocato anche da ansia e stress. Ciò non rappresenta di certo una novità, data la nota connessione tra cervello ed intestino. Basti pensare che la serotonina, un neurotrasmettitore fondamentale per il sistema nervoso, agisce anche come regolatore del transito intestinale.

Definite le cause, non è ancora invece chiaro il motivo per cui la Sindrome colon irritabile si scateni solo in alcuni individui.

Diagnosi

La diagnosi della Sindrome del colon irritabile non è sempre semplice da ottenere, in quanto i sintomi si sovrappongono a quelli di altre patologie intestinali. Per la formulazione di una diagnosi, il medico non può avvalersi inoltre di esami diretti, poiché questa sindrome non causa alterazioni anatomiche evidenti.

Dopo l’anamnesi e l’esame obiettivo, dunque, si passa alla prescrizione di una serie di indagini mirate ad escludere patologie più importanti e pericolose (tumori, Morbo di Crohn, celiachia).

Colon irritabile: cura

Il colon irritabile può essere curato con una serie di farmaci e rimedi naturali in grado di alleviare i sintomi tipici di questo disturbo.

Colon irritabile: farmaci

Per diminuire il dolore causato dalla Sindrome dell’intestino irritabile, è possibile assumere antispastici o antidepressivi a basso dosaggio. Sull’alterazione della motilità intestinale è possibile intervenire con lassativi osmotici (in caso di stipsi) o con molecole che riducono la motilità intestinale (in caso di diarrea). Per la disbiosi si può far ricorso ad un antibiotico come la rifaximina, che agisce a livello intestinale.

Tutti questi farmaci ovviamente devono essere prescritti dal proprio medico, previo controllo, e usati per il minor tempo possibile per evitare effetti collaterali.

Colon irritabile: rimedi naturali

I rimedi naturali impiegabili in caso di colon irritabile mirano a ristabilire l’equilibrio perso dall’intestino. Esistono anche alcuni integratori per colon irritabile, volti a ridurre i sintomi.

Per la disbiosi è possibile intervenire con fermenti lattici ad azione probiotica, particolarmente efficaci nella riduzione dei sintomi dell’IBS (come Kijimea Colon irritabile e Kijimea Colon irritabile Pro). Per aiutare la mucosa a ripristinare la sua corretta funzione di barriera ci si può avvalere di un rimedio naturale a base di resine, polisaccaridi e polifenoli, che formano un film protettivo sulla mucosa (come Aboca Colilen IBS).

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Stile di vita sano

Data la correlazione del colon irritabile con ansia e stress, è importantissimo provare a ridurre queste situazioni negative nel corso delle proprie giornate. Particolarmente indicata, in questo senso, è la pratica di attività rilassanti come lo yoga o una leggera attività fisica. Anche una semplice passeggiata, della durata di mezz’ora, può rivelarsi molto utile per favorire il corretto funzionamento dell’intestino.

Colon irritabile: cosa mangiare

Anche l’alimentazione, ovviamente, giocare un ruolo cruciale nella prevenzione del colon irritabile. Per tale motivo è importante seguire alcune semplici regole:

  • bere molta acqua;
  • consumare pasti non troppo abbondanti;
  • mangiare lentamente, masticando adeguatamente il cibo;
  • preferire metodi di cottura semplici, senza eccessiva aggiunta di grassi.

Colon irritabile: cibi da evitare

Particolare attenzione va riservata ai cibi FODMAP. Questo acronimo è utilizzato per indicare: oligosaccaridi (fruttani e galatto-oligosaccaridi), disaccaridi (lattosio), monosaccaridi (fruttosio) e polioli fermentabili. Si tratta di carboidrati che non vengono assorbiti a livello intestinale, subendo fermentazione e generando gonfiore e irritazione.

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Scegliere bene cosa mangiare con il colon irritabile, dunque, può aiutare nel processo di guarigione ma anche di prevenzione del problema. In linea generale, questi sono alcuni dei cibi da evitare o di cui ridurre il consumo per chi soffre di Sindrome dell’intestino irritabile:

  • alcolici, caffè, tè e qualsiasi bevanda eccitante o gassata;
  • cibi fritti o ricchi di grassi;
  • pepe, peperoncino e tutte le spezie irritanti (da evitare anche il dado, spesso utilizzato per insaporire i piatti);
  • frutta e verdura ricchi di fruttani, fruttosio e polioli (cachi, mele, pere, ciliegie, fichi, cocomero, pesche, albicocche, aglio, cipolla, carciofi, asparagi, cavolfiori, funghi);
  • legumi ricchi di galatto-oligosaccaridi (fagioli, piselli, ceci, lenticchie);
  • cereali ad alto contenuto di fruttani e galatto-oligosaccaridi (frumento, farro, orzo);
  • latte e latticini, dato l’alto contenuto di lattosio;
  • dolcificanti a base di polioli.

Anche se si decide di seguire una dieta per colon irritabile, ovviamente, questa deve essere sempre attentamente valutata dal medico o dal nutrizionista. Diete fai-da-te potrebbero infatti portare a gravi carenze nutrizionali o, comunque, all’adozione di un regime alimentare non adatto.

Quelle contenute in questo sito sono solo delle linee guida per chi soffre colon irritabile. Ricorda sempre e comunque di rivolgerti al tuo medico o sottoporti a visite specialistiche, avendo cura di seguire le indicazioni e prescrizioni ricevute.

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Valentina Cuomo

Dott.ssa

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