La richiesta di tamponi antigenici rapidi per autoanalisi è sempre più elevata: guarda il tutorial su come effettuare un tampone nasale antigenico a
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Con il perdurare dell’emergenza sanitaria da Covid-19, abbiamo pian piano imparato a conoscere anche gli strumenti di diagnosi del virus. Nelle ultime settimane è cresciuta in maniera esponenziale la richiesta e la diffusione dei tamponi antigenici rapidi per autodiagnosi. Se fino a qualche mese fa tale strumento diagnostico era infatti prerogativa di personale sanitario specializzato, ora sono stati prodotti numerosi tamponi fai da te che ognuno può effettuare autonomamente a casa propria.
Ma il tampone antigenico come si fa autonomamente? Per avere risultati affidabili ed evitare possibili danni traumatici al momento dell’esecuzione, è necessario eseguire in maniera corretta il tampone antigenico rapido. Nel tutorial che abbiamo realizzato, la dottoressa Valentina ti mostra tutti i passaggi da seguire per effettuare in maniera corretta il test antigenico. Nel video è stato utilizzato un tampone WizBiotech, tuttavia è possibile utilizzarne di diversi in quanto la procedura è pressoché identica così compone la composizione del kit.
Un kit tampone fai da te è composto da:
I tamponi rapidi si basano sulla ricerca degli antigeni specifici, presenti sulla superficie di un virus. Quando eseguiamo un tampone rapido antigenico, il campione di muco viene disciolto in una soluzione che provvede a processarlo e a preparare gli antigeni ad interagire con degli anticorpi specifici.
Nei tamponi rapidi per il SARS-CoV-2, gli anticorpi sono posizionati lungo la banda T. Se il campione processato contiene i giusti antigeni, la banda si colorerà e l’esito sarà dunque positivo. Se non sono invece presenti gli antigeni del SARS-CoV-2 o sono presenti antigeni di altri virus, la banda T non si colorerà in quanto gli anticorpi presenti sono in grado di riconoscere solo un tipo di antigeni e l’esito del tampone sarà quindi negativo.
Se il test è positivo, bisogna innanzitutto porsi in isolamento e contattare il medico curante. C’è comunque da specificare che il test fai da te va convalidato da un test (antigenico o molecolare) eseguito da personale sanitario, quindi in farmacia o in laboratorio.
L’affidabilità di un tampone rapido è estremamente elevata, in quanto il margine di errore rispetto alla predizione di negatività è inferiore allo 0,5%. Questi strumenti, infatti, presentano un’alta specificità (100%) e sensibilità (98,2%) che riducono al minimo, appunto, il margine di errore.
Tuttavia, in caso di esito negativo del tampone, il consiglio è quello di ripeterlo a distanza di qualche giorno. La causa principale di falsi negativi infatti è l’aver effettuato il tampone troppo presto rispetto all’eventuale contatto con un positivo. Quindi quando fare il tampone rapido? È consigliabile effettuare il tampone almeno 3 giorni dopo il possibile contatto con un positivo.
L’altra principale causa di errore è data semplicemente dall’aver effettuato male il prelievo del campione di muco dalle narici.