Scopriamo perché l’acido folico è fondamentale per il nostro organismo e quali sono i dosaggi
Esegui il checkout utilizzando il tuo account
Questo sito è protetto da reCAPTCHA, e dalle Privacy Policy e Termini e condizioni di Google.
Esegui il checkout come nuovo cliente
La creazione di un account è veloce, semplice e gratuita! Alcuni dei vantaggi di essere un utente registrato:
A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
L’acido folico, comunemente chiamato anche folina, è un composto chimico appartenente al gruppo dei folati. I folati, nel loro insieme, vengono denominati vitamina B9. Il nome acido folico (e folato) deriva dal fatto che questa sostanza fu isolata inizialmente dalle foglie dei vegetali a foglia larga.
Data l’importanza di questa vitamina, in alcuni paesi (come gli Stati Uniti), l’acido folico viene aggiunto obbligatoriamente ad alcuni alimenti come le farine. Lo scopo di una tale strategia è quello di assicurare a tutta la popolazione i livelli di assunzione giornaliera raccomandati.
Dopo aver visto cos’è, proviamo a capire a cosa serve l’acido folico. Acido folico e folati, nel complesso vitamina B9, sono fondamentali per moltissimi processi biologici. Questi sono infatti indispensabili nella produzione di:
Senza l’acido folico sarebbe impossibile la vita, perché le nostre cellule non potrebbero dividersi e maturare e non arriverebbe loro ossigeno. Questo componente chimico è anche in grado di esercitare un’azione di controllo sui livelli nel sangue di omocisteina, un aminoacido che viene correlato al rischio cardiovascolare, diminuendo la possibilità di ictus ed infarto.
L’acido folico è fondamentale anche per la produzione di ovociti e spermatozoi e per la formazione dell’embrione, in particolar modo del sistema nervoso. Il corretto apporto di acido folico in gravidanza (meglio ancora a partire dal terzo mese prima del concepimento) contribuisce a ridurre il rischio del 70% di difetti del tubo neurale, come spina bifida o anencefalia.
Secondo la SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) il fabbisogno giornaliero di acido folico di un adulto è intorno ai 400 mcg. Tale fabbisogno scende nell’infanzia, partendo da 110mcg nei lattanti fino ad arrivare appunto a 400 mcg dell’età adulta. Questo fabbisogno può aumentare, come succede ad esempio per le donne in gravidanza, dove si aggira intorno ai 600 mcg.
Tutto ciò vale in condizioni fisiologiche, mentre in caso di carenza patologica sarà il medico a stabilire il fabbisogno del suo paziente.
La quota più importante di acido folico che siamo chiamati ad assumere quotidianamente deve derivare dall’alimentazione. Ma dove si trova l’acido folico? Quali sono gli alimenti che ne contengono di più?
Gli alimenti che contengono la maggiore quantità di acido folico sono prevalentemente di origine vegetale:
Anche alcuni alimenti di origine animale sono ricchi di folati, come il fegato di vitello e di pollo e il tuorlo d’uovo.
Anche se gli alimenti contenenti acido folico sono davvero tanti, è importante sapere che tempi di conservazione e cottura determinano drastici abbassamenti dei livelli realmente assorbiti. Per assicurarsi quantità sufficienti di acido folico, quindi, è importante consumare frutta e verdura fresca e cruda.
Le farine riescono invece a mantenere meglio il quantitativo di folati in cottura ed è per questo motivo che in alcuni paesi si ricorre alla fortificazione obbligatoria. Invece in altri paesi, come il nostro, si raccomanda l’integrazione almeno in periodi più delicati della vita (come durante la gravidanza).
La carenza di folati e acido folico può essere provocata sostanzialmente da:
Un’importante carenza di acido folico provoca come conseguenza principale una forma di anemia in cui i globuli rossi diventano più grandi. I sintomi sono quelli tipici dell’anemia:
In caso di carenza di acido folico, il primo rimedio è quello di somministrare tale componente fino a raggiungere i livelli ottimali.
L’eccesso di acido folico con l’alimentazione è altamente improbabile, anche perché il quantitativo in eccedenza viene eliminato mediante le urine. Dosaggi troppo alti contenuti in integratori o farmaci possono invece portare ad effetti collaterali come nausea, perdita di appetito, disturbi del sonno. Livelli troppo alti di folati nel sangue potrebbero inoltre mascherare una carenza di vitamina B12, la cui carenza comporta un differente tipo di anemia.
Ci sono studi, ancora da verificare e comunque in contrasto con altri, che ipotizzano una correlazione tra eccesso di folati e tumori. Per il principio di cautela, l’EFSA ha deciso di non fortificare obbligatoriamente le farine come negli USA ma di optare per l’integrazione in caso di necessità.
L’acido folico si può prendere sempre? La risposta è sì se si parla di assunzione tramite alimentazione. La risposta è no, invece, quando si parla di farmaci ed integratori.
L’assunzione di acido folico tramite farmaci ed integratori, con relativo dosaggio, va sempre stabilita dal medico. Un adulto sano, ad esempio, avrà un fabbisogno diverso rispetto ad un celiaco. In una donna che vuole concepire un bambino è sempre bene fare l’integrazione, ma se sono necessari dosaggi più alti di 400-500 mcg dovrà essere il medico a stabilirlo. In generale si consiglia di non superare i 1500 mcg o 15 mg al giorno.
In commercio sono disponibili moltissimi integratori, con dosaggi che vanno da 200 mcg per i normali multivitaminici a 400 mcg nei multivitaminici per la gravidanza. Anche i farmaci sono svariati, con diversi dosaggi e molte volte dispensati tramite il SSN. Esempi sono Folidex e Fertifol che contengono 400 mcg di acido folico, Folina e Folifill che contengono 500 mcg e il Prefolic che contiene 1500 mcg.