Colpo di calore: riconoscere i sintomi ed evitare conseguenze gravi

L’aumento incontrollato della temperatura corporea può causare danni letali senza un intervento tempestivo

I consigli della dottoressa Valentina

Cos’è il colpo di calore

Il colpo di calore rappresenta il più grave dei problemi causati dal calore. Esso si verifica nel momento in cui l’organismo viene sottoposto ad uno stress termico eccessivo, tale da mandare in tilt i meccanismi di termoregolazione. Questo cortocircuito si tramuta in un innalzamento incontrollato e anormale della temperatura corporea, che arriva a superare i 40° C. Questa condizione di ipertermia, se non trattata in maniera rapida, può causare danni anche permanenti a organi vitali come cuore, cervello, polmoni, reni e fegato. Nei casi estremi, senza un intervento immediato, può condurre alla morte.

Le cause

Questo tipo di problema si presenta in quanto l’organismo non riesce a garantirsi una rapida ed efficace dispersione del calore accumulato. In base alla causa scatenante, solitamente si distinguono due diversi colpi di calore: classico e da sport.

Il colpo di calore classico si manifesta nell’arco di 48/72 ore e si verifica, solitamente, in concomitanza con le ondate di calore tipiche del periodo estivo. Le alte temperature, accompagnate da tassi di umidità elevati, mettono a dura prova l’equilibrio elettrolitico dell’organismo e possono portare alla comparsa del problema. Anche se questo tipo di colpo di calore può colpire persone di qualsiasi età, bambini e anziani sono i soggetti maggiormente a rischio. Una ridotta capacità di termoregolazione corporea, che impedisce una rapida acclimatazione a temperature estreme, pone queste due fasce tra quelle maggiormente in pericolo. A bambini ed anziani si aggiungono i soggetti sedentari, obesi o con condizioni patologiche (malattie cardiovascolari, respiratorie, croniche, renali, neurologiche).

Differente il discorso per quel che riguarda il colpo di calore da sforzo fisico (o da sport). Questi si manifesta in maniera molto più rapida (questione di poche ore) e si può verificare in seguito ad un eccessivo sforzo profuso in un ambiente smodatamente caldo. Questo tipo di colpo di calore colpisce soggetti che godono di ottima salute e forma fisica, come ad esempio gli atleti. A rischio anche quelle categorie di persone che, per lavoro (vedi ad esempio i vigili del fuoco), operano in ambienti ad alte temperature e sono costretti ad indossare indumenti protettivi molto pesanti.

I sintomi

Il primo sintomo del colpo di calore è rappresentato da un improvviso malessere generale, caratterizzato da senso di stanchezza e spossatezza. A questo possono far seguito vertigini, nausea, vomito, capogiri, stordimento, dolori muscolari. La sintomatologia è naturalmente collegata all’entità del colpo di calore. Senza un pronto intervento, nel soggetto colpito da questo tipo di problema possono iniziare ad insorgere segnali sempre più preoccupanti: difficoltà nella coordinazione motoria, stati confusionali, tachicardia.

In una prima fase, la cute appare arrossata e inumidita da un’abbondante sudorazione. Questo comporta anche un’eccessiva dispersione di liquidi e sali minerali, che vengono espulsi dall’organismo. A questa prima reazione, fa seguito un processo di ipoidrosi. In questa fase, a causa dell’esaurimento delle ghiandole sudoripare, la sudorazione diminuisce in maniera evidente. La pelle non si presenta più arrossata, diventando pallida.

Tutto ciò scombussola in modo traumatico l’organismo, causando alterazioni fisiologiche e biochimiche che possono condurre il soggetto al coma e, nei casi più gravi, al decesso.

Come intervenire: l’importanza di un soccorso immediato

Per evitare danni gravi e permanenti, è fondamentale la tempestività nel soccorrere chi rimane vittima di un colpo di calore. La prima cosa da fare è quella di chiamare immediatamente i soccorsi e richiedere l’intervento di personale medico specializzato. In attesa dell’arrivo dell’ambulanza, l’imperativo è quello di provare a raffreddare il corpo della persona colpita attraverso alcune operazioni possono rivelarsi molto preziose:

  • trasferire la persona in un ambiente fresco e ventilato;
  • immergere il corpo in acqua fredda (ad esempio in un lago, un fiume o una vasca) praticando un raffreddamento per immersione;
  • nebulizzare acqua tiepida (non fredda, per evitare la comparsa di brividi) sul corpo ed esporlo poi a ventilazione artificiale (con l’ausilio, ad esempio, di un ventilatore), praticando così un raffreddamento per evaporazione;
  • posizionare del ghiaccio sulla fronte e nelle zone di maggior afflusso di sangue (ascelle e inguine).

All’arrivo al pronto soccorso, il personale medico provvederà ad ulteriori interventi volti a ridurre e controllare la temperatura corporea:

  • ventilazione costante;
  • utilizzo di coperte refrigeranti;
  • idratazione EV con iniezione di soluzione fisiologica;
  • trasferimento del paziente nel reparto di terapia intensiva per poter prevenire o trattare con immediatezza eventuali ulteriori complicanze.

Prevenire il colpo di calore: 5 consigli

È possibile mettere in atto alcuni comportamenti cautelativi che possono essere utili per scongiurare il colpo di calore. Tali misure preventive sono indicate per tutti i soggetti, a maggior ragione per le fasce a maggior rischio precedentemente descritte.

  1. Evitare di restare in luoghi assolati e poco ventilati nelle ore più calde della giornata, specie se le alte temperature sono accompagnate da un tasso di umidità molto elevato. In questi casi, il consiglio è quello di restare in ambienti freschi e ben ventilati.
  2. Fornire all’organismo la giusta idratazione, reintegrando i sali minerali persi a causa della sudorazione provocata dal caldo. In questo modo, si evitano scompensi elettrolitici che potrebbero causare danni all’organismo. Attenzione anche all’alimentazione, preferendo cibi leggeri ed evitando alimenti eccessivamente grassi e calorici.
  3. Un altro consiglio pratico è quello di evitare abiti scuri e, più in generale, prediligere un abbigliamento leggero e che permetta alla pelle di respirare.
  4. Se si è in un contesto afoso e con alte temperature, è importante bagnare la cute per mantenerla umida. In tal modo, si faciliterà la termoregolazione esterna.
  5. Non sottoporre l’organismo ad uno sforzo fisico eccessivo nelle ore più calde della giornata. Anche per le persone più allenate, il consiglio è quello di non praticare sport nelle ore centrali e con temperature estreme.

Colpo di calore e colpo di sole: le differenze

Talvolta si tende a confondere il colpo di calore con il colpo di sole. Si tratta di due disturbi completamente differenti: nelle cause, nella sintomatologia e nei rischi che ne derivano.

L’aumento della temperatura corporea a causa di un colpo di sole è il frutto di una sovraesposizione all’irradiazione solare, accompagnato da una mancata (o insufficiente) protezione dai raggi solari UV. All’aumento della temperatura del corpo, solitamente si affiancano scottature ed eritemi evidente sulla cute. Si può restare vittima di un colpo di sole a mare così come in montagna, dove le temperature possono essere più miti ma i raggi di sole irradiano con grande forza.

La differenza sostanziale sta quindi nel fatto che il colpo di sole, a differenza del colpo di calore, si può verificare solo in ambienti aperti e in seguito ad una eccessiva esposizione al sole. Come abbiamo visto, invece, il colpo di calore si può manifestare anche in ambienti chiusi e con determinate condizioni climatiche.

Valentina Cuomo

Dott.ssa

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