Come combattere l'alitosi: rimedi per l'alito cattivo

L’alito cattivo può essere causato da diversi fattori: vediamo quali ed in che modo si può intervenire

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Indice

Come capire se soffri di alitosi
Alito cattivo: cause
Alitosi: rimedi
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L’alitosi, cioè il cattivo odore dell’aria emessa col respiro, è un problema che nella maggior parte dei casi è facilmente risolvibile con una corretta igiene orale. A volte però può essere la spia di problemi di salute più importanti. Inoltre, non sempre è semplice capire se il proprio alito è cattivo o meno.

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Come capire se soffri di alitosi

Scoprire se soffri di alitosi non è proprio semplicissimo. Non basta infatti espirare nel palmo della propria mano e poi inspirare per percepirne l’odore. Il metodo più semplice prevede di passare più volte la lingua su una garza e poi aspettare qualche minuto per valutarne l’odore.

Una delle alternative è passare il filo interdentale o un cucchiaino sul retro della lingua e, sempre dopo qualche minuto, valutarne l’odore. Se hai abbastanza confidenza puoi chiedere ad un’altra persona di sentire il tuo alito.

Alitosi quando preoccuparsi

Generalmente l’alito cattivo non è un disturbo grave. Se però il problema persiste, è associato ad altri sintomi o l’odore è molto forte o caratteristico, è importante rivolgersi al medico.

Alito cattivo: cause

La causa dell’alitosi è nella stragrande maggioranza dei casi da ricercare nella proliferazione di batteri all’interno della bocca. Alla base, tuttavia, possono esserci anche patologie più importanti che riguardano l’apparato respiratorio, gastrointestinale, il fegato o i reni.

Igiene orale

In circa il 90% dei casi di alitosi, il problema è generato dalla produzione, da parte dei batteri nel retro della bocca, di composti solforati maleodoranti. Questi batteri proliferano in presenza di residui di cibo, di carie dentale o di infezioni gengivali, tutte dirette conseguenze di una scorretta igiene orale.

Patologie respiratorie

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Non necessariamente però la proliferazione dei batteri è causata da una scarsa igiene orale. Ciò può verificarsi, ad esempio quando siamo raffreddati oppure soffriamo di sinusite o di altre patologie respiratorie.

In questi vasi, il muco che cola dal naso in gola e l’eventuale accumulo di pus, favoriscono la crescita esponenziale dei batteri all’interno della bocca e un conseguente alito cattivo.

Xerostomia (bocca secca)

Per mantenere il corretto equilibrio dei batteri nella bocca, è molto importante che vi sia un’adeguata produzione di saliva. Infatti, anche la secchezza delle fauci è tra le cause dell’alitosi. Tale secchezza si può manifestare quando non beviamo abbastanza acqua o, per diversi motivi, siamo disidratati.

È assolutamente normale non avere l’alito fresco al mattino, ad esempio, semplicemente perché durante la notte non beviamo e la bocca si disidrata. Questo fenomeno è inoltre tra gli effetti di diversi farmaci, tra i quali anche antipertensivi, antistaminici, ansiolitici e antidepressivi, che vengono assunti anche per terapie prolungate.

Digestione

Tra le credenze comuni c’è quella che l’alito cattivo sia legato a problemi di digestione. Se si ingeriscono cibi con un odore molto forte, come aglio o cipolla, è chiaro che ci si aspetti di sentirne le tracce per qualche ora.

Tuttavia, in assenza di patologie, il contenuto dello stomaco e il suo odore non possono risalire attraverso l’esofago alla bocca. Il discorso è diverso per chi soffre di reflusso gastroesofageo e sente risalire il contenuto gastrico percependone anche l’acidità.

Sicuramente, comunque, una digestione difficile e con grande produzione di gas non aiuta. Tra gli alimenti sconsigliati, vi sono quindi tutti quelli che richiedono molto lavoro per essere digeriti, ma anche gli alcolici e i dolci. I primi causano l’esalazione di sostanze dall’odore sgradevole attraverso il respiro, mentre l’eccesso di zucchero chiaramente favorisce la proliferazione dei batteri.

Chetoacidosi e diabete

In chi soffre di diabete, la percezione di un alito fruttato è sintomo di una situazione metabolica detta chetoacidosi diabetica. Questa condizione richiede l’immediato intervento medico, perché si può arrivare al coma e alla morte.

Anche nei bambini, dopo un periodo prolungato di digiuno o dopo la febbre, è possibile percepire l’alito fruttato tipico della chetoacidosi (detto anche acetone). In questi casi, è sufficiente reidratare e far mangiare correttamente il bambino per risolvere il problema.

Patologie gravi

L’alito cattivo o dall’odore particolare, soprattutto se persistente, può essere provocato anche da patologie gravi, come tumori o problemi ai reni o al fegato. In caso di insufficienza renale, l’alito assume un odore di urina o ammoniaca; nel caso dell’insufficienza epatica, l’odore è pungente e sulfureo.

Alitosi: rimedi

Se l’alito cattivo è causato da patologie, per risolvere il problema è necessario intervenire sulla patologia stessa rivolgendosi allo specialista adeguato. Per fortuna, però, nella maggior parte dei casi l’alitosi si può risolvere efficacemente con poche e semplici mosse.

Corretta alimentazione

melanoma

Segui una corretta alimentazione, ricca di verdura, frutta, cereali ed erbe aromatiche (rosmarino, menta, timo, basilico e salvia). Inoltre, bevi molta acqua nel corso della giornata. Un aiuto può venire anche da derivati del latte fermentati come lo yogurt o il kefir, grazie alla presenza di probiotici che favoriscono anche l’equilibrio della bocca.

Evita invece le spezie troppo forti, se non ne gradisci l’odore, gli alimenti difficili da digerire, alcolici e dolci. Evita anche digiuni prolungati.

Idratazione

In caso di bocca secca persistente, come capita con l’assunzione di alcuni farmaci, utilizza gel idratanti che, oltre a risolvere il problema dell’alitosi, ti daranno un maggiore comfort.

Igiene orale

Esegui una corretta igiene orale, recandoti ogni sei mesi dal dentista ma anche impegnandoti nel quotidiano. Se non fai colazione al mattino, lava comunque i denti e fallo anche dopo ogni pasto.

Dentifricio, spazzolino e collutorio però, anche se specifici, non bastano. O meglio, lavano la bocca solo a metà. Almeno una volta al giorno, pulisci gli spazi interdentali con lo scovolino, il filo interdentale o gli archetti. Sono proprio i residui di cibo tra gli spazi interdentali, infatti, i principali responsabili della proliferazione batterica nel cavo orale.

Se vuoi, puoi anche utilizzare spray deodoranti, gomme o pastiglie a base di estratti vegetali come la menta e l’eucalipto per avere un alito più fresco. Anche degli integratori che rinforzino le difese della bocca possono aiutarti a ritrovare il giusto equilibrio.

Prodotti per una corretta igiene orale



Dentifrici


Spazzolini elettrici


Collutori


Scovolini


Spray per alito

 

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Valentina Cuomo

Dott.ssa

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