Come curare la cistite: sintomi, cause e rimedi naturali

Scopri anche abitudini e alimenti che possono favorire l'insorgere della cistite

I consigli della dottoressa Valentina

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Cos'è la cistite

La cistite è un’infiammazione della mucosa della vescica, che può presentarsi in maniera acuta o cronica. Questa infiammazione è prevalentemente di origine batterica (il più frequente batterio è il colibacillo). Più raramente la cistite trova origine virale o fungina o non è sostenuta da un’infezione (come per la cistite interstiziale cronica).

cistite

Cistite: cause e fattori di rischio

La cistite interessa maggiormente le donne, rispetto agli uomini. Ma perché viene la cistite? Questa maggiore incidenza sul sesso femminile è spiegata dalla diversa conformazione anatomica dell’apparato urinario.

Nelle donne, infatti, l’uretra è molto più breve e il suo accesso esterno è molto vicino a vagina ed ano. Di conseguenza è facile che un’alterazione della flora batterica determini la risalita di batteri patogeni (come l’Escherichia Coli) dall’uretra verso la vescica. Ciò provoca l’infezione che porta all’insorgere della cistite.

Oltre tale aspetto, esistono anche altre cause e fattori di rischio che possono portare alla comparsa della cistite:

  • terapia antibiotica;
  • abbassamento delle difese immunitarie;
  • ciclo mestruale;
  • rapporti sessuali non protetti;
  • igiene intima scarsa o, al contrario, eccessiva;
  • diabete, in quanto il glucosio favorisce la proliferazione batterica;
  • indumenti eccessivamente stretti;
  • assorbenti interni;
  • pratiche anticoncezionali come diaframma e creme spermicide (che favoriscono la diffusione dei batteri).

Cistite: sintomi

Sono diversi i sintomi della cistite:

  • frequente bisogno di urinare (pollachiuria) a fronte di una minima quantità di urina escreta;
  • dolore e/o bruciore durante la minzione;
  • urina di colore scuro e talvolta maleodorante;
  • tracce di pus e sangue nelle urine (piuria ed ematuria);
  • più raramente, nei casi più gravi, presenza di febbre.

Diagnosi di cistite

La diagnosi di cistite (acuta o cronica che sia) viene effettuata dal medico di base che, in presenza dei sintomi tipici, prescrive analisi delle urine con urinocoltura ed antibiogramma.

L’urinocoltura è l’esame delle urine che permette di rilevare la presenza di germi, di indicarne la concentrazione presente e di caratterizzarli. Il risultato viene espresso in UFC, ovvero unità formanti colonie. Ecco come leggere i risultati dell’urinocoltura:

  • un numero inferiore a 10000UFC indica l’assenza di infezione;
  • un numero compreso tra 10000 e 100000UFC è dubbio;
  • un numero superiore a 100000UFC indica la presenza di infezione.

urinocoltura

Nel referto sarà indicato anche la tipologia di germe presente. Solitamente il batterio responsabile della cistite è, come detto, l’Escherichia Coli.

L’antibiogramma è invece l’esame che permette di sapere quale antibiotico è possibile usare per uccidere il batterio che sta causando l’infezione. Il risultato di tale esame viene espresso con le seguenti diciture: sensibile, resistente ed intermedio.

  • Sensibile: l’antibiotico testato è efficace anche a basse concentrazioni.
  • Resistente: anche con concentrazione più alta testata, l’antibiotico non è efficace nell’eliminare l’infiammazione della vescica.
  • Intermedio: è necessaria una concentrazione molto alta per uccidere il batterio.

Grazie a questo esame, il medico può individuare l’antibiotico più efficace alla minima concentrazione. In tal modo è garantito al paziente una sicura guarigione a fronte di quanti meno effetti collaterali possibili.

Urinocoltura: come effettuarla in modo corretto

Per rendere i risultati dell’urinocoltura il più attendibili possibile, è necessario che il campione di urina venga raccolto in modo corretto. Per farlo, basta seguire i seguenti passaggi:

  • appena svegli, lavare e asciugare accuratamente i genitali esterni e le mani;
  • aprire il contenitore sterile, stando attendi a non toccare l’interno e poggiando il tappo con la parte interna rivolta verso l’alto;
  • urinare scartando il primo getto di urina e raccogliendo parte del resto direttamente nel contenitore, fino a riempirne poco più della metà;
  • richiudere il contenitore in maniera accurata;
  • consegnare il campione di urina in laboratorio analisi entro un’ora.

In caso di precedente terapia antibiotica, è necessario attendere almeno 7 giorni prima di effettuare l’urinocoltura. Diversamente, i risultati potrebbero risultare non affidabili.

Cistite: cura e prevenzione

Farmaci cistite

La cistite batterica si cura di solito in maniera rapida con una terapia antibiotica prescritta dal medico, in seguito alla lettura dei risultati dell’antibiogramma. L’antibiotico per cistite più comunemente utilizzato è la fosfomicina, a cui si aggiunge la ciprofloxacina (conosciuti col nome commerciale di Monuril e Ciproxin). Se necessario il medico può prescrivere degli antispastici per diminuire il dolore.

Cistite: rimedi naturali

Non sempre è necessario intervenire con i farmaci. La natura offre diversi rimedi naturali per la cistite, che possono essere utilizzati in caso di forme lievi oppure a scopo preventivo.

Il D-mannosio è uno zucchero derivato dal legno di betulla. Assunto per via orale, viene eliminato nelle urine sotto forma di una glicoproteina (l’uromodulina) che attira i batteri e li cattura. In questo modo, i batteri non riescono a legarsi alla parete della vescica ma vengono eliminati tramite l’urina.

cistite rimedi naturali

L’estratto dei frutti del Mirtillo Rosso americano o Cranberry ha una duplice azione. Esso infatti svolge un’azione meccanica simile a quella del mannosio, inibendo l’adesione dei batteri alla mucosa vescicale e prevenendo così le infezioni delle vie urinarie.

Oltre ciò, ha proprietà lenitive e antisettiche delle vie urinarie. Ciò è favorito dalla presenza di flavonoidi, antociani, acido citrico e acido malico. Il mirtillo rosso ha anche azione protettiva delle pareti dei capillari, con un’azione benefica su microcircolo e vista.

Dalle foglie di Uva Ursina si ricava invece un estratto ricco di glicosidi idrochinonici, tra cui: arbutina, flavonoidi, acidi fenolici e tannini. Concentrandosi nella vescica, essi hanno un’azione antimicrobica che previene la proliferazione dei batteri.

Rispetto al mannosio e al mirtillo rosso, l’Uva Ursina presenta qualche effetto collaterale: urine scure e possibile comparsa di nausea e irritazione gastrica. È inoltre controindicata in gravidanza, allattamento e sotto i 12 anni.

Le foglie di Malva o Ortica, infine, possono essere utilizzate come tisana per avere un sollievo immediato, grazie alla proprietà lenitive, calmanti e diuretiche.

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Come prevenire la cistite

La cistite è un problema che tende a recidivare, ovvero a ripresentarsi più volte. Per evitare di ritrovarsi a fare i conti con cistiti ricorrenti, è importante mettere in atto alcuni accorgimenti per ridurre al minimo le possibili situazioni che costituiscono un fattore di rischio. Per prevenire tale infezione, è dunque importante:

  • bere molta acqua (circa 2 litri al giorno);
  • non trattenere la pipì ma urinare quando se ne avverte l’esigenza;
  • seguire una dieta sana ed equilibrata, facendo ricorso anche a fermenti lattici quando necessario;
  • curare l’igiene intima, utilizzando detergenti delicati e specifici;
  • per le donne, durante il ciclo utilizzare assorbenti con rivestimento di cotone e cambiarli con frequenza;
  • evitare l’utilizzo di tamponi interni;
  • indossare indumenti traspiranti di cotone e non troppo stretti;
  • evitare di restare a lungo con indumenti intimi bagnati, come può capitare col costume a mare o in piscina;
  • durante la fase acuta, evitare rapporti sessuali.

Cistite: cosa mangiare

Anche una corretta alimentazione può essere uno strumento di prevenzione. Ci sono infatti alcuni cibi da evitare con la cistite, mentre altri che rappresentano validi alleati nel prevenire l’infezione.

Cibi amici

  • verdure, ricche di antiossidanti e fibre;
  • frutta, meglio se non troppo zuccherina;
  • legumi, con quelli integrali da preferire ai raffinati;
  • formaggi freschi non grassi;
  • pesce fresco, meglio se pesce azzurro in quanto ricco di Omega 3;
  • yogurt e fermenti lattici vivi (per l’equilibrio della flora batterica), soprattutto in presenza di cura antibiotica;
  • succo di mirtillo;
  • tisane e infusi, meglio se non zuccherati.

Cibi nemici

  • spezie piccanti che possono infiammare ulteriormente il tratto urinario;
  • formaggi grassi o molto stagionati;
  • insaccati;
  • condimenti eccessivamente grassi;
  • salse elaborate (maionese e ketchup, ad esempio);
  • agrumi;
  • dolci;
  • bevande gassate e/o zuccherate;
  • bevande a base di caffeina o altre sostanze eccitanti;
  • alcolici e superalcolici.

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Valentina Cuomo

Dott.ssa

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