Scopri anche abitudini e alimenti che possono favorire l'insorgere della
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
La cistite è un’infiammazione della mucosa della vescica, che può presentarsi in maniera acuta o cronica. Questa infiammazione è prevalentemente di origine batterica (il più frequente batterio è il colibacillo). Più raramente la cistite trova origine virale o fungina o non è sostenuta da un’infezione (come per la cistite interstiziale cronica).
La cistite interessa maggiormente le donne, rispetto agli uomini. Ma perché viene la cistite? Questa maggiore incidenza sul sesso femminile è spiegata dalla diversa conformazione anatomica dell’apparato urinario.
Nelle donne, infatti, l’uretra è molto più breve e il suo accesso esterno è molto vicino a vagina ed ano. Di conseguenza è facile che un’alterazione della flora batterica determini la risalita di batteri patogeni (come l’Escherichia Coli) dall’uretra verso la vescica. Ciò provoca l’infezione che porta all’insorgere della cistite.
Oltre tale aspetto, esistono anche altre cause e fattori di rischio che possono portare alla comparsa della cistite:
Sono diversi i sintomi della cistite:
La diagnosi di cistite (acuta o cronica che sia) viene effettuata dal medico di base che, in presenza dei sintomi tipici, prescrive analisi delle urine con urinocoltura ed antibiogramma.
L’urinocoltura è l’esame delle urine che permette di rilevare la presenza di germi, di indicarne la concentrazione presente e di caratterizzarli. Il risultato viene espresso in UFC, ovvero unità formanti colonie. Ecco come leggere i risultati dell’urinocoltura:
Nel referto sarà indicato anche la tipologia di germe presente. Solitamente il batterio responsabile della cistite è, come detto, l’Escherichia Coli.
L’antibiogramma è invece l’esame che permette di sapere quale antibiotico è possibile usare per uccidere il batterio che sta causando l’infezione. Il risultato di tale esame viene espresso con le seguenti diciture: sensibile, resistente ed intermedio.
Grazie a questo esame, il medico può individuare l’antibiotico più efficace alla minima concentrazione. In tal modo è garantito al paziente una sicura guarigione a fronte di quanti meno effetti collaterali possibili.
Per rendere i risultati dell’urinocoltura il più attendibili possibile, è necessario che il campione di urina venga raccolto in modo corretto. Per farlo, basta seguire i seguenti passaggi:
In caso di precedente terapia antibiotica, è necessario attendere almeno 7 giorni prima di effettuare l’urinocoltura. Diversamente, i risultati potrebbero risultare non affidabili.
La cistite batterica si cura di solito in maniera rapida con una terapia antibiotica prescritta dal medico, in seguito alla lettura dei risultati dell’antibiogramma. L’antibiotico per cistite più comunemente utilizzato è la fosfomicina, a cui si aggiunge la ciprofloxacina (conosciuti col nome commerciale di Monuril e Ciproxin). Se necessario il medico può prescrivere degli antispastici per diminuire il dolore.
Non sempre è necessario intervenire con i farmaci. La natura offre diversi rimedi naturali per la cistite, che possono essere utilizzati in caso di forme lievi oppure a scopo preventivo.
Il D-mannosio è uno zucchero derivato dal legno di betulla. Assunto per via orale, viene eliminato nelle urine sotto forma di una glicoproteina (l’uromodulina) che attira i batteri e li cattura. In questo modo, i batteri non riescono a legarsi alla parete della vescica ma vengono eliminati tramite l’urina.
L’estratto dei frutti del Mirtillo Rosso americano o Cranberry ha una duplice azione. Esso infatti svolge un’azione meccanica simile a quella del mannosio, inibendo l’adesione dei batteri alla mucosa vescicale e prevenendo così le infezioni delle vie urinarie.
Oltre ciò, ha proprietà lenitive e antisettiche delle vie urinarie. Ciò è favorito dalla presenza di flavonoidi, antociani, acido citrico e acido malico. Il mirtillo rosso ha anche azione protettiva delle pareti dei capillari, con un’azione benefica su microcircolo e vista.
Dalle foglie di Uva Ursina si ricava invece un estratto ricco di glicosidi idrochinonici, tra cui: arbutina, flavonoidi, acidi fenolici e tannini. Concentrandosi nella vescica, essi hanno un’azione antimicrobica che previene la proliferazione dei batteri.
Rispetto al mannosio e al mirtillo rosso, l’Uva Ursina presenta qualche effetto collaterale: urine scure e possibile comparsa di nausea e irritazione gastrica. È inoltre controindicata in gravidanza, allattamento e sotto i 12 anni.
Le foglie di Malva o Ortica, infine, possono essere utilizzate come tisana per avere un sollievo immediato, grazie alla proprietà lenitive, calmanti e diuretiche.
La cistite è un problema che tende a recidivare, ovvero a ripresentarsi più volte. Per evitare di ritrovarsi a fare i conti con cistiti ricorrenti, è importante mettere in atto alcuni accorgimenti per ridurre al minimo le possibili situazioni che costituiscono un fattore di rischio. Per prevenire tale infezione, è dunque importante:
Anche una corretta alimentazione può essere uno strumento di prevenzione. Ci sono infatti alcuni cibi da evitare con la cistite, mentre altri che rappresentano validi alleati nel prevenire l’infezione.
Cibi amici
Cibi nemici