Quando è stata l’ultima volta che hai misurato la pressione? Scopri perché è importante un monitoraggio costante e quale misuratore
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Misurare la pressione arteriosa periodicamente è un gesto molto importante per la nostra salute, per prevenire importanti patologie. Non tutti però sanno come effettuare correttamente questa misurazione e quali sono i valori considerati normali. Proviamo allora insieme a rispondere ad alcune domande che ti permetteranno di comprendere perché è importante monitorare costantemente la tua pressione arteriosa ed in che modo effettuare la misurazione.
La pressione arteriosa è la pressione che il sangue esercita sulle arterie. È grazie a questa pressione che il sangue circola nei nostri vasi sanguigni. Se è eccessiva, si parla di ipertensione. Questa condizione non ha sintomi particolari, ma può condurre a conseguenze anche gravi, come ictus, infarto e insufficienza cardiaca. Per questo motivo è importante misurare periodicamente la pressione. Questa operazione non richiede particolari competenze, soprattutto se si utilizza un misuratore automatico. L’importante è seguire delle semplici regole.
I valori di pressione arteriosa possono oscillare nell’arco della giornata. Il valore considerato di riferimento è solitamente quello ottenuto al mattino. In ogni caso, prima di iniziare la misurazione bisogna sempre riposare per almeno 15 minuti. Si deve evitare di mangiare, bere alcool e caffè, fumare e fare sport per almeno i 30 minuti precedenti la misurazione. L’ambiente dove avviene la misurazione deve essere preferibilmente tranquillo e silenzioso.
La frequenza delle misurazioni generalmente è prescritta dal medico nel caso in cui sussistano delle patologie che lo richiedono. Chi assume ad esempio farmaci per il cuore o per l’ipertensione, la misura quotidianamente per controllare l’efficacia della terapia. La misurazione della pressione però andrebbe fatta con una certa regolarità anche da chi è perfettamente sano.
La misurazione va effettuata seduti con i piedi poggiati a terra, la schiena dritta e tenendo il braccio appoggiato su un tavolo alla stessa altezza del cuore, con il palmo della mano rivolto verso l’alto. Si può effettuare anche da stesi, ma è più difficile da fare da soli.
Bisogna sempre ricordarsi di togliere gli abiti dal braccio. Non basta alzare la manica, perché la pressione esercitata sul braccio può falsare la misurazione, aumentando i valori fino a 10-15 punti.
Per scegliere il braccio da usare, conviene effettuare due misurazioni per ogni braccio e poi scegliere sempre il braccio la cui media di misurazioni dia il valore più alto.
Una volta avviata la misurazione, bisogna fare attenzione a non muoversi e a non parlare. Sono elementi di disturbo anche il rumore intorno, lo smartphone e la televisione. Alcuni misuratori, come l’Omron M6, sono dotati di un sensore che avvisa se ci si è mossi troppo, evitando misurazioni sbagliate.
Anche la scelta del bracciale è molto importante e va fatta in base alla circonferenza del braccio. Per misurarla basta utilizzare un metro da sarta e posizionarlo a metà del braccio. Se la circonferenza del braccio è tale da non poter utilizzare i bracciali disponibili in commercio, conviene optare per un misuratore da polso.
Una volta inserito il braccio nel bracciale, bisogna posizionarlo in modo che ci siano circa 1-2 cm dalla piega del gomito. Si può usare come riferimento la misura del proprio dito indice. Inoltre, bisogna fare attenzione che il tubo scenda al centro del braccio. A questo punto si può tirare il bracciale in modo che i bordi superiore e inferiore siano stretti uniformemente intorno al braccio e che risulti difficile infilare due dita all’interno.
Alla fine della misurazione sul display appariranno i valori di pressione diastolica (o minima) e sistolica (o massima). L’unità di misura della pressione è il millimetro di Mercurio. La maggior parte dei misuratori di pressione rileva anche il numero di pulsazioni cardiache al minuto. Alcuni misuratori (come l’Omron utilizzato nel video) rileva un altro parametro molto importante, ovvero la presenza di battiti cardiaci irregolari,che potrebbero essere dovuti alla presenza di un’aritmia cardiaca o Afib. Nel caso in cui venga rilevata la presenza di un’aritmia bisogna rivolgersi immediatamente al medico.
I valori di pressione considerati ottimali sono 80 per la minima e 120 per la massima. Si parla di ipertensione quando i valori della minima sono superiori a 90 e quelli della massima a 140. La condizione inversa in cui la pressione è troppo bassa è detta ipotensione e si verifica quando la minima è al di sotto di 60 e la massima al di sotto di 90.