Cover

Disidratazione: sintomi, cosa provoca e come prevenirla

Quando si parla di disidratazione, come intervenire e quanta acqua bere al giorno per prevenire il problema: scopriamo tutto in questo articolo

L’acqua è la componente più importante del nostro corpo. Se il nostro organismo ne perde troppa, rispetto a quanta riesce ad introdurne, si incorre nella condizione di disidratazione. Quando ciò avviene, si verificano una serie di conseguenze che mettono a rischio la nostra salute e, nei casi più gravi, anche la vita.

Quanta acqua abbiamo nel corpo

Si stima che l’acqua in un adulto costituisca fino al 60% del peso corporeo. Questa percentuale cresce nei bambini, fino ad arrivare a circa l’80%. In base ai compartimenti in cui è collocata, l’acqua si distingue in:

  • intracellulare, ovvero all’interno delle cellule (questo rappresenta il compartimento più ricco d’acqua);
  • extracellulare, ovvero negli spazi tra le cellule;
  • intravascolare, ovvero nei vasi del sistema cardiovascolare.

Quando si parla di disidratazione

La quantità di acqua totale e il giusto rapporto nei tre compartimenti corporei, vengono mantenuti normalmente in equilibrio da un fine sistema di regolazione. Esistono però delle condizioni in cui la perdita di liquidi è eccessiva e il corpo non riesce a compensarla. In questi casi si va incontro a stati di disidratazione.

Si può parlare di disidratazione grave, quando la perdita di acqua è pari circa al 10% del peso corporeo.

Disidratazione: cause

Il nostro corpo elimina i liquidi attraverso diversi processi. Di norma, espelliamo acqua attraverso:

  • feci e urine;
  • respirazione;
  • sudorazione;
  • perspiratio insensibilis, ovvero l’evaporazione passiva di vapore acqueo attraverso la cute che, pur facendo da barriera, non è completamente impermeabile.

Ma quindi, quali sono le cause della disidratazione? Le cause principali sono:

  • eccessiva sudorazione, dovuta a diversi fattori come un forte aumento della temperatura esterna, alla pratica sportiva in ambienti troppo caldi o alla febbre;
  • ustioni estese, che alterano la capacità della pelle di fare da barriera all’evaporazione dell’acqua corporea;
  • vomito e diarrea intensi, in seguito ad infezioni o intossicazioni;
  • utilizzo di farmaci (come i diuretici) o malattie metaboliche (come il diabete) che aumentano l’escrezione di urina.

Disidratazione: sintomi

Quali sono i sintomi della disidratazione? I sintomi dipendono molto dallo stato di disidratazione raggiunto. È importante saper cogliere i primi segnali, in modo da intervenire tempestivamente e non rischiare gravi conseguenze per la salute.

Inoltre, è bene sapere che la disidratazione può manifestarsi con sintomi peculiari in funzione dell’età del soggetto colpito. Per tale ragione, possono riscontrarsi sintomi differenti a seconda di se si tratta di bambini, adulti o anziani.

Sintomi disidratazione bambini

Nei bimbi è più difficile accorgersi di alcuni sintomi. Ciò è ancora più vero per quanto riguarda i bambini più piccoli che, ad esempio, non sono in grado di esprimere la sensazione di sete. In questi casi è importante notare alcuni segni inequivocabili:

  • labbra e lingua secche;
  • fontanella infossata;
  • assenza di lacrime durante il pianto;
  • pannolino asciutto dopo più di tre ore.

Sintomi disidratazione adulti

Negli adulti è più semplice individuare i sintomi, rappresentati da:

  • sete intensa;
  • bocca secca;
  • diminuzione della sudorazione;
  • scarsa produzione di urina (meno di quattro volte al giorno);
  • urine scure;
  • pelle secca e poco elastica.

 

Sintomi disidratazione anziani

Negli anziani spesso la sete è uno stimolo soppresso. Ciò significa che anche se il corpo ha necessità di bere, la persona anziana non avrà questo stimolo. La disidratazione, però, si manifesta comunque con:

  • bocca secca;
  • pelle secca;
  • riduzione della frequenza di minzione.

Disidratazione: cosa provoca?

Condizioni di disidratazione possono portare, a lungo andare, a conseguenze gravi sulla salute. Negli anziani, ad esempio, la condizione di disidratazione cronica (anche se lieve) può condurre a: stipsi, infezioni urinarie, ridotte capacità cognitive che predisponendo alla demenza senile.

Se non si interviene prontamente e la disidratazione aumenta, iniziano a subentrare sintomi gravi:

  • aumento della temperatura corporea, quindi febbre, a causa dell’impossibilità del corpo di abbassare la propria temperatura con il meccanismo della sudorazione;
  • shock ipovolemico, con la pressione che si abbassa drasticamente e l’ossigeno non arriva ai tessuti a causa del ridotto volume di sangue circolante;
  • insufficienza multiorgano, con organi importanti come reni, fegato, cuore e cervello che non funzionano correttamente;
  • nei casi estremi, coma e morte.

Cosa fare in caso in caso di disidratazione

È fondamentale intervenire rapidamente quando ci si accorge che una persona, specie se bambino o anziano, corrono il rischio di disidratazione. Nei bambini bisogna fare molta attenzione in caso di infezioni gastrointestinali, che possono essere pericolose e peggiorare rapidamente. Lo stesso vale per gli anziani nei periodi caldi, dato che il loro stimolo della sete non funziona correttamente.

Quindi cosa fare in caso di disidratazione?

Disidratazione lieve: può essere sufficiente intervenire somministrando acqua.
Disidratazione moderata: si può ricorrere a soluzioni reidratanti.
Disidratazione grave: va trattata, generalmente, con una reidratazione per via parenterale.

Sono da evitare, invece, succhi di frutta e bevande contenenti caffeina. Queste, infatti, sortiscono effetto contrario e contribuiscono ad aumentare lo stato di disidratazione. In caso di necessità o dubbi, comunque, il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico.

Prevenire la disidratazione: quanta acqua bere al giorno

Per prevenire il problema, l’accorgimento più importante è quello di apportare il giusto quantitativo giornaliero di acqua al nostro organismo. La quantità di liquidi necessaria al nostro corpo varia a seconda di diversi fattori, fisiologici e ambientali. Ad esempio, la necessità di acqua varia a seconda dell’età della persona. Un bambino, ovviamente, assumerà meno acqua di un adulto nell’arco delle 24 ore.

Allo stesso modo, però, tale fabbisogno varia a seconda di situazioni esterne. In caso di alte temperature o di sforzi fisici eccessivi, che comportano quindi un’elevata sudorazione con conseguente perdita di liquidi, sarà necessario apportare un maggiore quantitativo di acqua rispetto allo standard.

Quindi, quanti litri di acqua è necessario bere al giorno? In linea generale, per una corretta idratazione, è utile l’indicazione dei 2 litri (2000 ml) di acqua ogni giorno da assumere.

Guarda il video

Valentina Cuomo

Dott.ssa

La nostra farmacista, la dott.ssa Valentina Cuomo, offre videoconsulenze personalizzate gratuite per consigliarti i prodotti adatti alle tue esigenze.

loader
Caricamento...
loader
Caricamento...