Quando si parla di disidratazione, come intervenire e quanta acqua bere al giorno per prevenire il problema: scopriamo tutto in questo
Esegui il checkout utilizzando il tuo account
Questo sito è protetto da reCAPTCHA, e dalle Privacy Policy e Termini e condizioni di Google.
Esegui il checkout come nuovo cliente
La creazione di un account è veloce, semplice e gratuita! Alcuni dei vantaggi di essere un utente registrato:
A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Quando si parla di disidratazione, come intervenire e quanta acqua bere al giorno per prevenire il problema: scopriamo tutto in questo articolo
L’acqua è la componente più importante del nostro corpo. Se il nostro organismo ne perde troppa, rispetto a quanta riesce ad introdurne, si incorre nella condizione di disidratazione. Quando ciò avviene, si verificano una serie di conseguenze che mettono a rischio la nostra salute e, nei casi più gravi, anche la vita.
Si stima che l’acqua in un adulto costituisca fino al 60% del peso corporeo. Questa percentuale cresce nei bambini, fino ad arrivare a circa l’80%. In base ai compartimenti in cui è collocata, l’acqua si distingue in:
La quantità di acqua totale e il giusto rapporto nei tre compartimenti corporei, vengono mantenuti normalmente in equilibrio da un fine sistema di regolazione. Esistono però delle condizioni in cui la perdita di liquidi è eccessiva e il corpo non riesce a compensarla. In questi casi si va incontro a stati di disidratazione.
Si può parlare di disidratazione grave, quando la perdita di acqua è pari circa al 10% del peso corporeo.
Il nostro corpo elimina i liquidi attraverso diversi processi. Di norma, espelliamo acqua attraverso:
Ma quindi, quali sono le cause della disidratazione? Le cause principali sono:
Quali sono i sintomi della disidratazione? I sintomi dipendono molto dallo stato di disidratazione raggiunto. È importante saper cogliere i primi segnali, in modo da intervenire tempestivamente e non rischiare gravi conseguenze per la salute.
Inoltre, è bene sapere che la disidratazione può manifestarsi con sintomi peculiari in funzione dell’età del soggetto colpito. Per tale ragione, possono riscontrarsi sintomi differenti a seconda di se si tratta di bambini, adulti o anziani.
Nei bimbi è più difficile accorgersi di alcuni sintomi. Ciò è ancora più vero per quanto riguarda i bambini più piccoli che, ad esempio, non sono in grado di esprimere la sensazione di sete. In questi casi è importante notare alcuni segni inequivocabili:
Negli adulti è più semplice individuare i sintomi, rappresentati da:
Negli anziani spesso la sete è uno stimolo soppresso. Ciò significa che anche se il corpo ha necessità di bere, la persona anziana non avrà questo stimolo. La disidratazione, però, si manifesta comunque con:
Condizioni di disidratazione possono portare, a lungo andare, a conseguenze gravi sulla salute. Negli anziani, ad esempio, la condizione di disidratazione cronica (anche se lieve) può condurre a: stipsi, infezioni urinarie, ridotte capacità cognitive che predisponendo alla demenza senile.
Se non si interviene prontamente e la disidratazione aumenta, iniziano a subentrare sintomi gravi:
È fondamentale intervenire rapidamente quando ci si accorge che una persona, specie se bambino o anziano, corrono il rischio di disidratazione. Nei bambini bisogna fare molta attenzione in caso di infezioni gastrointestinali, che possono essere pericolose e peggiorare rapidamente. Lo stesso vale per gli anziani nei periodi caldi, dato che il loro stimolo della sete non funziona correttamente.
Quindi cosa fare in caso di disidratazione?
Disidratazione lieve: può essere sufficiente intervenire somministrando acqua.
Disidratazione moderata: si può ricorrere a soluzioni reidratanti.
Disidratazione grave: va trattata, generalmente, con una reidratazione per via parenterale.
Sono da evitare, invece, succhi di frutta e bevande contenenti caffeina. Queste, infatti, sortiscono effetto contrario e contribuiscono ad aumentare lo stato di disidratazione. In caso di necessità o dubbi, comunque, il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico.
Per prevenire il problema, l’accorgimento più importante è quello di apportare il giusto quantitativo giornaliero di acqua al nostro organismo. La quantità di liquidi necessaria al nostro corpo varia a seconda di diversi fattori, fisiologici e ambientali. Ad esempio, la necessità di acqua varia a seconda dell’età della persona. Un bambino, ovviamente, assumerà meno acqua di un adulto nell’arco delle 24 ore.
Allo stesso modo, però, tale fabbisogno varia a seconda di situazioni esterne. In caso di alte temperature o di sforzi fisici eccessivi, che comportano quindi un’elevata sudorazione con conseguente perdita di liquidi, sarà necessario apportare un maggiore quantitativo di acqua rispetto allo standard.
Quindi, quanti litri di acqua è necessario bere al giorno? In linea generale, per una corretta idratazione, è utile l’indicazione dei 2 litri (2000 ml) di acqua ogni giorno da assumere.