L'ananas brucia i grassi: verità o falso mito?

Scopriamo le proprietà e i valori nutrizionali dell’ananas e quanto c’è di vero sulla sua capacità di bruciare i grassi

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Indice

Ananas: valori nutrizionali e proprietà
L’utilità della Bromelina
L’ananas brucia i grassi?
Quando mangiare l’ananas
Ananas: effetti collaterali
No alla “dieta dell’ananas”
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Ananas: valori nutrizionali e proprietà

L’ananas è un frutto che appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae ed ha origini tropicali. Il suo sapore fresco, dolce e succoso è dovuto alla presenza di zuccheri. L’acido citrico, invece, conferisce quel gusto lievemente aspro.

L’ananas ha molteplici proprietà nutrizionali. Infatti, oltre ad essere ricchissimo di acqua, contiene:

  • fibre, che favoriscono il benessere intestinale;
  • vitamine A e C (17mg in 100g), utile a rinforzare il sistema immunitario;
  • potassio (250 milligrammi ogni 100 grammi);
  • calcio;
  • fosforo;
  • sodio;
  • ferro;
  • manganese, utile a eliminare i radicali liberi;
  • proteine altamente digeribili.

L’apporto calorico dell’ananas è calcolato in 40 calorie ogni 100g di frutto.

L’utilità della Bromelina

Nel succo e nel gambo dell’ananas è presente la bromelina, un enzima con attività proteolitica (ovvero, che degrada le proteine). La bromelina è nota per le sue proprietà digestive, antinfiammatorie, antiedemigene e drenanti.

Grazie alle sue proprietà, non a caso, la bromelina è presente in diversi prodotti utili per:

  • ridurre e fluidificare le secrezioni bronchiali;
  • trattare infiammazioni ed edemi conseguenti a traumi (questa proprietà probabilmente è dovuta all'inibizione della produzione di prostaglandine pro-infiammatorie);
  • trattare le varici, grazie alla sua azione fibrinolitica;
  • trattare i dolori della dismenorrea, in associazione alla papaina;
  • combattere cellulite e ritenzione idrica;
  • cicatrizzare ustioni e ferite (la bromelina si trova in diverse preparazioni topiche utili contro ematomi ed edemi).

L’ananas brucia i grassi?

ananas fa dimagrire

Quando si parla di cibi brucia grassi, il primo tirato in ballo è sempre l’ananas. Ad esso fanno poi seguito altri cibi come il limone, il peperoncino, caffè, ginseng e tè.

Tuttavia, però, questa credenza è priva di fondamento. Nessuno di questo alimento è infatti in grado di bruciare i grassi. L’unico modo per dimagrire è seguire un’alimentazione che permetta un deficit calorico (ovvero consumare meno calorie di quelle che bruciamo) e praticare attività fisica.

In un regime ipocalorico, l’ananas può aiutare a drenare i liquidi in eccesso, a favorire la digestione e ad aumentare il senso di sazietà (grazie al contenuto di fibre e acqua). Ovviamente, però, l’azione diuretica non ha nessun collegamento con l’eliminazione del grasso in eccesso.

Quando mangiare l’ananas

Nel periodo estivo, l‘ananas è uno dei frutti più amati. Grazie alle sue spiccate proprietà digestive, è un frutto ottimo da consumare a fine pasto. Grazie al quantitativo di fibre e acqua, rende subito sazi. Per tale ragione, quindi, lo si può consumare anche come spuntino.

Per assumere il maggior quantitativo di bromelina l’ananas deve essere fresco, in quanto questo enzima si degrada col calore (quindi è assente nell’ananas cotta o in scatola).

CURIOSITÀ

L’ananas ha un’origine esotica. Per tale ragione, nelle nostre zone, non è da considerare mai un prodotto di stagione. Il consiglio dei nutrizionisti, in questo senso, è quello di preferire sempre frutti locali consumati nella stagione giusta. In tal modo, ci si garantisce il consumo di un prodotto più ricco di tutti i nutrienti.

Ananas: effetti collaterali

L’ananas è un frutto generalmente ben tollerato. Tuttavia, esso potrebbe provocare disturbi gastrici e diarrea. L’ananas va consumato con cautela o sotto supervisione medica in caso di:

  • ulcera peptica;
  • gravidanza e allattamento (in questo caso, la raccomandazione è estesa a tutti i prodotti che contengono bromelina).

L’ananas può inoltre interferire con il metabolismo di alcuni antibiotici, come ad esempio amoxicillina e tetracicline, aumentandone i livelli ematici.

La bromelina contenuta nell’ananas, infine, può influenzare anche l’assunzione di farmaci antiaggreganti e anticoagulanti.

No alla “dieta dell’ananas”

Tra le tante diete fai-da-te che spopolano sul web, non poteva mancare la “dieta dell’ananas”. Essa consiste nel mangiare ananas sia nei tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) che per gli spuntini.

È ovvio che tale alimentazione non è assolutamente da considerare una dieta sana e salutare. L’alimentazione, per essere considerata corretta ed equilibrata, deve essere varia ed includere tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno. Anche per quanto concerne il consumo di frutta, quindi, è consigliato consumarne in maniera variegata nel corso della giornata.

 

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Giusy Boccia

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