Le vertigini possono avere cause differenti: vediamo in questo articolo come riconoscerle e cosa
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Le vertigini possono avere cause differenti: vediamo in questo articolo come riconoscerle e cosa fare
Le vertigini, comunemente chiamate anche capogiri, possono capitare nella vita per svariati motivi, durare pochissimo oppure essere persistenti e debilitanti. Durante un attacco di vertigini si ha la sensazione di essere in movimento o che ciò che è intorno a noi si muova, senza che ciò accada realmente. Ma perché ciò avviene e cosa possiamo fare? Lo scopriamo in questo articolo.
Le vertigini non sono una malattia ma esse stesse un sintomo. Consistono in una sensazione di movimento quando, in realtà, si resta immobili. In caso di vertigini, il movimento può essere percepito in tre modi differenti:
In alcuni casi può anche capitare che a sembrare in movimento sia l’ambiente intorno e non noi stessi. Per capire perché ciò accade, è necessario sapere come funziona il nostro equilibrio.
Il nostro equilibrio, quindi la percezione della posizione del nostro corpo e del suo movimento nello spazio, è affidato ad un sistema che prevede:
Il sistema di rilevamento nell’orecchio interno è davvero molto interessante e ci aiuta a comprendere perché si verificano alcune tipologie di vertigini. Nell’orecchio interno infatti troviamo:
Questi tre canali sono orientati in modo da rilevare la posizione della testa nei tre piani dello spazio. All’interno di questi canali si trova un liquido, l’endolinfa, che fa muovere le ciglia di alcuni recettori posti alla base dei canali.
È molto importante che tutto il sistema sia in equilibrio e che non vi siano otoliti. Gli otoliti sono dei piccoli cristalli che, muovendosi nel canale semicircolare, stimolano in modo anomalo le ciglia dei recettori facendo percepire un movimento che in realtà non c’è.
Le vertigini non dipendono solo da problemi che, come abbiamo visto, possono essere causati da anomalie dell’orecchio interno. Questo disturbo può essere scatenato da un problema in qualsiasi punto del percorso di rilevamento, trasporto ed elaborazione del segnale.
A seconda del punto di origine, si possono presentare diverse tipologie di vertigini. Queste, sostanzialmente, si distinguono in:
Le vertigini periferiche sono le più comuni e sono causate da alterazioni più o meno gravi del sistema vestibolare o del nervo vestibolare. Le principali vertigini periferiche sono rappresentate da:
vertigine parossistica posizionale;
La vertigine parossistica posizionale si verifica in occasione di cambiamenti rapidi della posizione della testa, dura poco (circa 15-30 secondi) ed è probabilmente dovuta alla presenza di otoliti nei canali semicircolari.
La labirintite è un’infezione batterica o virale dell’orecchio interno (detto labirinto), che può scatenare vertigini. In tal caso, alle vertigini si possono accompagnare nausea, problemi di udito, febbre, mal d’orecchio e nistagmo. Il nistagmo è un movimento rapido degli occhi in una direzione, per poi tornare lentamente nella posizione originale.
La neuronite vestibolare, o neurite, è invece un’infiammazione del nervo vestibolare. L’attacco di vertigini dura per molto tempo (anche 7-10 giorni) e si accompagna a nausea, vomito e nistagmo.
La sindrome di Ménierè, infine, è una malattia caratterizzata dall’aumento della pressione del liquido all’interno del sistema vestibolare. Gli attacchi di vertigine possono durare anche un giorno intero e sono accompagnati a nausea e vomito. Di solito si ha anche la sensazione di ronzio e una diminuzione dell’udito.
Le vertigini centrali sono causate da alterazioni a carico del tronco cerebrale o del cervelletto. Queste possono dipendere, ad esempio, da:
Anche diversi farmaci possono provocare vertigini. Generalmente questi farmaci possono essere tossici per l’orecchio e la possibilità che ciò si verifichi è riportata nel foglietto illustrativo. Ci sono poi altre condizioni che possono determinare vertigini, tra cui;
Quando si verifica un attacco di vertigini, è importante sedersi o sdraiarsi per evitare cadute. Altrettanto importante è non muovere bruscamente la testa o il collo. Se l’episodio è singolo, dura poco e non si associa ad altri sintomi, si può anche aspettare prima di contattare il medico, per valutare se si presentano poi altri episodi.
Quando va chiamato il medico in caso di vertigini? È importante contattare subito il medico nel caso in cui: