Sono numerosi i fattori che orientano le zanzare nella scelta delle proprie prede: scopriamo
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Esistono circa 3500 specie di zanzare, di cui una settantina vivono in Italia. Da noi la specie più comune è la Culex pipiens, che nella bella stagione può vivere da 12 a 132 giorni e punge di notte. Non ci facciamo però mancare la Aedes albopictus, meglio conosciuta come zanzara tigre, che è attiva tutto il giorno ed è in grado di resistere anche all’inverno.
Nonostante le diversità tra le varie specie di zanzare, tutte pungono per lo stesso motivo: per nutrirsi. Il pasto di sangue, infatti, è fondamentale per le femmine per la maturazione delle uova.
I maschi, ma anche le femmine quando non devono nutrire le uova, si cibano normalmente del nettare dei fiori. Quindi in teoria anche le zanzare, in quanto insetti impollinatori, hanno la loro utilità. Inoltre, costituiscono un’importante fonte di cibo per lucertole, pipistrelli, uccelli, ragni e altri insetti
Le zanzare vengono attratte da alcune persone rispetto ad altre in base agli odori emanati attraverso pelle e respiro, che loro individuano grazie ad un sofisticatissimo naso. Più che di naso, si parla di sistema di puntamento olfattivo. Esso è costituito dalle due antenne che affiancano la proboscide, che le zanzare utilizzano per pungerci.
Il composto chimico che le attira di più in assoluto è l’anidride carbonica, che espelliamo attraverso la respirazione. È per questo motivo che persone in sovrappeso e donne in gravidanza, che producono più anidride carbonica, attirano maggiormente le zanzare.
Questo spiega anche perché ci ronzano sempre vicino alle orecchie mentre dormiamo. Puntano semplicemente a raggiungere la nostra testa, zona in cui la concentrazione di anidride carbonica prodotta dal respiro è maggiore. Si stima che le zanzare riescano a sentirla anche a 164 metri di distanza.
A proposito di sangue, secondo alcuni studi le zanzare gradirebbero maggiormente il gruppo 0 rispetto agli altri.
Nel caso delle zanzare, essere sportivi è un problema. Quando si fa attività fisica, infatti, aumentano contemporaneamente tre fattori che, nel complesso, per la zanzara sono un invito a pranzo: acido lattico prodotto dai muscoli, temperatura corporea e sudore.
In particolare, nel sudore sono presenti moltissime sostanze che attirano le zanzare, come l’ammoniaca o l’acido urico.
L’odore della nostra pelle è influenzato da ciò che mangiamo e beviamo. Le zanzare gradiscono molto quando beviamo la birra, mentre detestano aglio, pompelmo, menta, basilico e alimenti ricchi di vitamine B (il riso integrale, l’avena, la crusca, il germe di grano, il lievito o le uova).
La presenza di colonie batteriche sulla pelle attira moltissimo le zanzare. Non a caso, infatti, queste tendono a pungerci maggiormente sulle caviglie, proprio perché attirate dai batteri presenti sui piedi.
Anche alti livelli di colesterolo e steroidi sulla pelle sono molto graditi dalle zanzare.
Infine, sembra che anche il colore degli abiti possa attrarre o meno le zanzare. A quanto pare, i colori preferiti sono quelli scuri e il rosso.