Tra il 5% e il 15% della popolazione soffre di questo disturbo: in che modo è possibile
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
A tutti sarà capitato di avere gambe particolarmente stanche e gonfie la sera oppure di essere svegliati da un crampo improvviso. Sono evenienze spiacevoli, ma nulla in confronto a ciò che prova chi soffre di sindrome delle gambe senza riposo.
In questi casi, durante il sonno si manifestano dei fastidi profondi alle gambe. Questi sono descritti come formicolio, bruciore e dolore. Tutte queste sensazioni svegliano il malcapitato, che è costretto a muovere le gambe per trovare sollievo.
Lunghe passeggiate notturne e la necessità di muovere le gambe nel letto o di assumere determinate posizioni, impediscono di fatto il sonno. A lungo andare, ciò può ripercuotersi negativamente anche sulla salute cardiovascolare.
La sindrome delle gambe senza riposo è un disturbo del sonno del quale soffre tra il 5 e il 15% della popolazione. Colpisce prevalentemente le donne e le persone anziane ed è stata osservata una certa familiarità.
Le cause non sono individuabili nella maggior parte dei casi. L’ipotesi più concreta, però, è che vi sia una diminuzione della dopamina. Questo neurotrasmettitore, tra le altre cose, controlla i movimenti.
È stata poi riscontrata la correlazione tra la sindrome delle gambe senza riposo e alcune condizioni fisiologiche e patologiche:
La sindrome delle gambe senza riposo può anche essere scatenata dall’impiego di alcuni farmaci antidepressivi e antipsicotici. A questi si aggiungono farmaci per l’ipertensione, antistaminici e addirittura antinausea.
Su questa sindrome sembra avere un certo impatto anche lo stile di vita. Tra i fattori da evitare ci sono fumo, alcol, eccesso di caffeina, sovrappeso e obesità, sedentarietà e stress. In linea generale, comunque, questi sono fattori da evitare sempre e non solo se si ha familiarità con questa sindrome.
Generalmente, la sindrome delle gambe senza riposo viene diagnosticata dal medico di base o da uno specialista del sonno. Possono essere prescritti esami per individuare alcune condizioni correlate o scatenanti:
In casi lievi o per la prevenzione in caso di familiarità, si consiglia di seguire uno stile di vita sano: praticare attività fisica regolare, evitare il fumo e gli eccessi di caffeina e alcol, oltre a seguire tutte le regole per un buon sonno.
Se c’è carenza di ferro, che può ridurre i livelli di dopamina e scatenare la sindrome, si ricorre a farmaci o integratori specifici.
Anche l’alimentazione può correre in soccorso. Questa deve essere sana ed equilibrata, anche se non esistono cibi ricchi di dopamina. Ci si può però assicurare di mangiare quegli alimenti che forniscono al corpo i nutrienti necessari per produrre la dopamina, come:
Nei casi gravi, il medico può ricorrere a farmaci agonisti della dopamina. Questi farmaci (il pramipexolo, il ropinirolo e la rotigotina) si legano agli stessi recettori della dopamina, mimandone l’azione. Gli effetti collaterali sono sonnolenza, nausea, mal di testa e aumento dei comportamenti compulsivi, come il gioco d’azzardo.
Altri farmaci impiegati nella cura della sindrome delle gambe senza riposo sono alcuni antiepilettici.