Residui di cibo, muco e batteri possono annidarsi nelle cavità delle tonsille: scopriamo come fare per evitare che ciò avvenga e cosa fare per rimuovere i calcoli
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
I calcoli tonsillari sono composti dall’accumulo calcificato di muco, batteri e residui di cibo. Questi si annidano all’interno delle cripte delle tonsille. Prima di approfondire le cause e i rimedi per eliminare e prevenire i calcoli tonsillari, vediamo cosa sono e a cosa servono le tonsille.
Nella nostra gola, sono presenti quattro tonsille. Oltre alle due tonsille visibili (palatine), infatti, ce ne sono altre due: una faringea (adenoide) e una alla base della lingua. Tutte queste tonsille sono linfoghiandole, costituite da un’impalcatura di tessuto connettivo che ospita moltissimi agglomerati di linfociti. I linfociti sono i globuli bianchi che si occupano di riconoscere i nemici e attaccarli.
Per svolgere al meglio questa funzione, le tonsille sono ricoperte di una mucosa. Per offrire la maggiore superficie possibile al contatto con i patogeni, la loro superficie non è liscia ma presenta diverse rientranze e sporgenze. Le tonsille, dunque, altro non sono che gli avamposti del nostro sistema immunitario all’imboccatura delle vie respiratorie.
Il loro ruolo è di fondamentale importanza nei primi tre anni di vita, quando l’organismo dei bambini viene a contatto con una moltitudine di virus (come Adenovirus e Rhinovirus) e batteri (come lo Streptococco) assolutamente nuovi. Poi, crescendo, perdono progressivamente la loro funzione e tendono ad atrofizzarsi o comunque a ridursi di volume.
Durante il processo di atrofizzazione delle tonsille, quindi prevalentemente nei giovani adulti, le cripte tonsillari possono svuotarsi del tessuto linfatico dando così vita alle cavità (cripte). Questo fenomeno è più frequente nei soggetti che hanno sofferto o soffrono di ripetute infezioni delle tonsille (come tonsilliti virali o batteriche) o in caso di tonsillite cronica.
Le cavità formatesi possono riempirsi di cibo, batteri e muco. Tutto questo materiale può andare incontro a putrefazione e calcificazioni: si formano i cosiddetti calcoli tonsillari o tonsilloliti.
I calcoli tonsillari si manifestano come delle pietrine biancastre all’interno delle tonsille, che possono essere parzialmente visibili dall’esterno. I principali sintomi dei calcoli tonsillari sono:
Per la diagnosi, il medico si basa sull’anamnesi e sulla visita del paziente. In alcuni casi più complicati o quando si sospettano altre patologie più gravi, come un tumore, il medico può ricorrere a radiografia e TAC.
Nonostante non siano un problema grave, i calcoli tonsillari possono causare grande disagio. Questi a volte si staccano da soli con un colpo di tosse, in altri casi può essere necessario provvedere alla loro rimozione.
Il primo tentativo che normalmente si fa è quello di eseguire vigorosi gargarismi con acqua e sale. Quando questo metodo non funziona, il medico può eseguire la spremitura tonsillare. Questo, però, comporta il rischio di infiammare la tonsilla e spingere il calcolo ancora più all’interno.
Nel caso di calcoli difficili da rimuovere, si preferisce ricorrere alla criptolisi laser. Mediante questo intervento, che richiede poco tempo e viene eseguito in anestesia locale, con il laser si leviga la superficie delle tonsille.
In questo modo si ottiene il doppio vantaggio di vaporizzare i calcoli tonsillari profondi e di ridurre la profondità delle cripte tonsillari. Di fatto si previene anche la formazione di futuri calcoli.
La tonsillectomia, cioè la rimozione delle tonsille, di solito si esegue solo nel caso in cui le tonsille (in seguito alle ripetute infezioni di natura batterica o virale) diventano a loro volta dei focolai di infezione. Questo intervento, di solito, interessa i bambini (che non però sono interessati dai calcoli tonsillari).
Pur non esistendo dei prodotti specifici per prevenire la formazione dei calcoli tonsillari, è comunque importante effettuare una corretta igiene orale. Il consiglio è di utilizzare quotidianamente spazzolino, dentifricio, filo interdentale e collutorio. In questo modo, è possibile evitare che i residui di cibo possano insinuarsi nelle cripte.
Inoltre, è importante bere molta acqua ed evitare di fumare. In caso di dolore e fastidio alla gola, soprattutto se ripetuto o prolungato, è comunque opportuno farsi visitare dal medico.