Cosa non si deve mangiare in gravidanza: scopri quali cibi consumare e quali no per evitare possibili
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Cosa non si deve mangiare in gravidanza: scopri quali cibi consumare e quali no per evitare possibili infezioni
La gravidanza è uno dei momenti più emozionanti nella vita di una donna. Sono tanti però i dubbi, in quei nove mesi, da cui viene assalita la futura mamma. Uno dei più ricorrenti riguarda l’alimentazione in gravidanza: quali sono i cibi da evitare in gravidanza e quali quelli che è possibile mangiare senza temere per la salute del nascituro?
Spesso si sente pronunciare anche la classica frase del “dover mangiare per due”. L’aspetto fondamentale, tuttavia, è quello di seguire una dieta in gravidanza equilibrata e uno stile di vita sano.
In gravidanza è di fondamentale importanza prestare molta attenzione all’alimentazione. La corretta crescita del feto e il suo stato di salute dipenderanno infatti anche dal corretto apporto di nutrienti. In questo momento così delicato, anche infezioni normalmente quasi innocue possono rappresentare un grave rischio per la salute della mamma e del suo bimbo.
Un esempio è la toxoplasmosi, provocata da un protozoo (toxoplasma gondii). Normalmente, la toxoplasmosi è asintomatica o dà sintomi influenzali molto lievi. Tuttavia in gravidanza questa infezione può portare a gravi danni al feto, fino ad arrivare all’aborto aborto.
Molto pericolose sono anche la listeriosi e la salmonellosi, provocate invece da batteri. Anche alcuni virus possono essere trasmessi per via alimentare e risultare particolarmente pericolosi in gravidanza, come ad esempio il virus dell’epatite A. Quindi cosa si può mangiare in gravidanza? Per evitare questi microrganismi è sufficiente seguire delle basilari norme igieniche e scegliere bene i cibi da consumare durante la gravidanza.
Idratare correttamente l’organismo è sempre una priorità per la nostra salute, a maggior ragione in gravidanza. L’unica bevanda da preferire, per una donna in attesa, è l’acqua. Naturale, minerale o del rubinetto? Non c’è una preferenza.
Ciò che invece è importantissimo è che l’acqua deve essere potabile, quindi microbiologicamente sicura per non aumentare il rischio di infezioni. Questo è di fondamentale importanza non solo per l’acqua da bere ma anche per quella utilizzata in cucina (per cucinare o per lavare le stoviglie e i cibi).
E il caffè in gravidanza si può bere? Il caffè, così come il tè, è concesso ma con moderazione. Assolutamente vietato invece l’alcol, per il quale non esistono quantità minime riconosciute come sicure per il feto.
Da evitare anche bevande gassate e zuccherine. Queste, oltre ad essere eccitanti, apportano un eccesso inutile di zucchero all’organismo. Quindi, ad esempio, niente coca cola in gravidanza.
Con la frutta e la verdura c’è il rischio che queste possano essere contaminate da toxoplasma, listeria o virus dell’epatite A. Per tale motivo, molto spesso le future mamme rinunciano drasticamente a consumare frutta e verdura (soprattutto crude). Ma se si presentasse un’improvvisa voglia di fragole in gravidanza?
Frutta e verdura sono fonti insostituibili di fibre, sali minerali e vitamine. Questi nutrienti sono indispensabili, anche e soprattutto in gravidanza. Ridurne o eliminarne completamente il consumo, priva mamma e bambino di valori nutrizionali preziosi. Inoltre, non di rado comporta l’insorgere di stipsi nella futura mamma.
Per non rinunciare al consumo di frutta e verdura, è sufficiente lavarle nel modo corretto. Prima di consumare questi cibi, dunque, basta immergerli in soluzioni disinfettanti e poi risciacquarli accuratamente.
Da evitare, invece, quei prodotti in vaschetta già lavati. No anche a prodotti congelati, come i frutti di bosco, che andrebbero sempre cotti prima di essere consumati. Diversi casi di listeriosi, infatti, sono stati attribuiti proprio al consumo di questi alimenti.
Cereali e legumi devono rappresentare la fonte preferenziale di carboidrati in gravidanza. Poiché questi cibi vengono mangiati cotti, essi non presentano alcun rischio microbiologico. Attenzione comunque sempre a scegliere prodotti di buona qualità e ben conservati, in modo da non aver subito l’attacco da parte di muffe pericolose.
La carne rappresenta una fonte importantissima di proteine. Quella bianca è da preferire, senza però escludere le carni rosse per l’importante apporto di ferro. Tuttavia, la carne può essere veicolo per il toxoplasma, la listeria e la salmonella.
Per evitare queste contaminazioni, è sufficiente cuocere bene la carne prima di consumarla. Da evitare invece preparazioni a base di carni crude, come il carpaccio.
Si può mangiare la mortadella in gravidanza? La risposta è sì. Così come per il prosciutto cotto, in quanto sono salumi sottoposti ad un processo di cottura. Ciò che non avviene invece per salumi come il prosciutto crudo, lo speck, il salame, la bresaola, la salsiccia fresca.
Anche nel caso di prodotti molto stagionati, il solo processo di stagionatura potrebbe non essere sufficiente ad eliminare il rischio di contaminazione. Per questo, è meglio evitare.
Questi salumi, in gravidanza, vanno consumati solo se sottoposti a cottura. In tal modo, si eliminano i rischi ad essi correlati. Quindi sì, è possibile mangiare il salame nel gâteau di patate o il prosciutto crudo messo in cottura sulla pizza.
Anche il pesce, in gravidanza, così come i frutti di mare e crostacei, è importantissimo dal punto di vista nutrizionale. Il rischio microbiologico in questo caso è dato dal virus dell’epatite A, oltre che da batteri come salmonella e listeria. L’unico modo per evitare tale contaminazione è cuocere accuratamente questi alimenti ed evitare di conservarli. Dunque sì ad un succulento spaghetto con vongole, in gravidanza.
Da evitare anche i prodotti affumicati, in quanto il processo di affumicatura non inattiva questi microrganismi. Meglio dunque evitare di consumare, ad esempio, salmone affumicato in gravidanza. Discorso a parte va fatto per i pesci di grossa taglia (come il tonno) nelle cui carni si possono accumulare metalli pesanti. Per tale ragione, il consumo va molto limitato indipendentemente dal fatto che siano in scatola o freschi.
Latte e derivati sono ottime fonti proteiche e di calcio, oltre ad essere importanti per l’equilibrio intestinale (come nel caso dello yogurt). È dunque consentito mangiare formaggi in gravidanza? Ci sono da fare delle importanti precisazioni.
Latte crudo e formaggi a pasta molle o erborinati, ottenuti da latte crudo, sono da evitare. In questo caso il rischio è rappresentato da listeria e salmonella. Il consiglio è quello di consumare latte pastorizzato e formaggi a pasta molle prodotti da latte pastorizzato.
Sì anche a yogurt e formaggi a pasta dura (come il parmigiano). Per questi ultimi, infatti, il processo di stagionatura è sufficiente a garantire l’assenza di microrganismi pericolosi (anche se prodotti a partire da latte crudo).
Le uova forniscono proteine di altissimo valore biologico, per cui sono importantissime. Ma è possibile mangiare uova in gravidanza? Sì, ma previa cottura. In questo modo si scongiura il rischio di contaminazione di salmonella.
Va da sé che è assolutamente vietato il consumo di cibi a base di uova crude o poco cotte: maionese e tiramisù, ad esempio. Questi stessi alimenti, se realizzati con uova pastorizzate (di solito a livello industriale) sono invece sicuri.
Oltre ad evitare alcuni alimenti a rischio di contaminazione, è bene rispettare sempre alcune norme igieniche di base. In tal modo, si riduce il rischio di contaminazioni durante la preparazione dei cibi:
Cosa non mangiare in gravidanza:
Cosa è possibile mangiare in gravidanza: