Leucociti nelle urine: valori e quando preoccuparsi

La presenza di leucociti (o globuli bianchi) nelle urine in alcuni casi è fisiologica: scopriamo però quando diventa preoccupante e come si deve intervenire

Le analisi delle urine sono uno strumento molto importante, che aiuta il medico a valutare lo stato di salute del paziente. Spesso troviamo però nel referto alcune diciture che ci allarmano, senza capire bene cosa significano.

Un esempio è quello dei leucociti nelle urine. Ma cosa sono questi leucociti, perché possono trovarsi nelle urine e a quali sintomi può associarsi la loro presenza?

Leucociti: cosa sono

I leucociti (o globuli bianchi) sono cellule del sistema immunitario che ci difendono da aggressioni esterne, come virus e batteri. Vengono prodotti nel midollo osseo e si possono trovare nel sangue, così come in altri tessuti e organi.

Esistono diversi tipi di leucociti:

  • basofili ed eosinofili, in genere sono coinvolti nelle reazioni allergiche;
  • linfociti T e B, costituiscono la memoria del nostro sistema immunitario e lo attivano quando riconoscono un nemico già incontrato in passato;
  • i macrofagi, sono gli spazzini che fagocitano i nemici per distruggerli;
  • i neutrofili, sono i globuli bianchi in maggior numero e sono la prima difesa contro le infezioni.

Leucociti nelle urine: valori normali

I valori di leucociti nelle urine considerati normali è “Assenti” o “Inferiore a 5”, nel campo visivo ad alto ingrandimento del microscopio utilizzato in laboratorio. Questo valore, che sembra tanto piccolo, in realtà corrisponde ad un limite di 10000 globuli bianchi per mm cubo di urina.

Come sempre, ricordiamo che per la valutazione dei referti bisogna tenere in considerazioni i relativi valori di riferimento. Tali valori, infatti, possono variare da un laboratorio all’altro.

Sintomi e diagnosi

Come sempre, per la diagnosi bisogna rivolgersi al medico. Se gli esami delle urine sono stati prescritti dal medico di medicina generale, è poi possibile che si venga indirizzati ad uno specialista come l’urologo.

I sintomi a cui prestare maggiormente attenzione sono:

  • febbre e malessere generale;
  • urine scure o maleodoranti;
  • dolore all’addome o alla schiena;
  • sensazione di dover urinare spesso;
  • bruciore o dolore durante la minzione.

In presenza di tali sintomi, è probabile che il medico richieda l’urinocoltura con antibiogramma. L’obiettivo di tale esame è valutare la presenza di batteri nelle urine e qual è l’antibiotico più adatto per eliminarlo. Un altro esame di indagini strumentali è rappresentato dall’ecografia.

Leucociti nelle urine: cause

I leucociti riscontrati nelle urine, nella maggior parte dei casi, sono i neutrofili. La loro presenza indica la possibilità che vi sia un’infezione nelle vie urinarie, al quale il sistema immunitario sta reagendo.

Le possibili cause della presenza di leucociti nelle urine quindi sono:

  • infezioni della vescica (cistite) o dei reni (pielonefrite);
  • infiammazioni dei reni (glomerulonefrite) o di un altro tratto urinario, come un’uretrite provocata infezioni trasmissibili tramite rapporti sessuali;
  • la cistite interstiziale;
  • calcoli renali;
  • traumi o lesioni;
  • tumori.

Leucociti nelle urine: quando preoccuparsi

La sola presenza di leucociti nelle urine, senza alcun sintomo associato né altri valori alterati, potrebbe essere anche una situazione da non tenere in considerazione. In altri casi, addirittura, la loro presenza è da ritenersi fisiologica. Un esempio ne è la gravidanza, durante la quale la presenza di leucociti è da considerarsi appunto normale.

Ma allora, quando c’è da preoccuparsi? È raccomandato approfondire le indagini quando si riscontrano uno o più dei sintomi precedentemente elencati.

Leucociti alti nelle urine: rimedi

Una volta individuata la causa della presenza dei leucociti nelle urine, il medico prescriverà la cura adeguata. Per le infezioni batteriche, ad esempio, si utilizzerà l’antibiotico individuato dall’antibiogramma. È molto importante che nelle terapie antibiotiche vengano sempre rispettate la posologia e la durata indicate dal medico, per evitare recidive o l’instaurarsi di resistenze.

Oltre alla terapia farmacologica, per facilitare la guarigione, è importante anche seguire alcuni consigli:

  • bere molta acqua, per diluire l’urina e diminuire l’infiammazione;
  • evitare sostanze che peggiorano l’irritazione, come alcol, caffeina, bevande gassate, cibi acidi e piccanti;
  • avere una corretta igiene intima;
  • non trattenere la pipì;
  • utilizzare biancheria di cotone e di colori chiari.

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Valentina Cuomo

Dott.ssa

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