Gli ossiuri sono un problema molto diffuso che può però essere risolto grazie ad una diagnosi rapida e l’utilizzo di farmaci specifici: scopriamo
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Gli ossiuri sono un problema molto diffuso che può però essere risolto grazie ad una diagnosi rapida e l’utilizzo di farmaci specifici: scopriamo quali
Gli ossiuri (Enterobius vermicularis) sono elminti, ovvero parassiti pluricellulari a forma di verme. Gli ossiuri hanno una sezione cilindrica, con una dimensione da adulti che non supera il centimetro di lunghezza.
Gli ossiuri, detti anche vermi dei bambini, sono un problema molto più diffuso di quanto si possa pensare. Il contagio da ossiuri, al contrario di quanto a volte immaginato, non è correlato allo status sociale. A differenza di altre parassitosi intestinali, quella da ossiuri colpisce circa un miliardo di persone nel mondo. Inoltre, interessa tutte le classi sociali ed economiche senza alcuna distinzione.
Quasi tutto il ciclo vitale degli ossiuri si svolge all’interno dell’intestino, che rappresenta quindi il loro ambiente di vita.
Uova - Il ciclo di vita inizia come uova. Quando queste vengono accidentalmente ingerite, superano indisturbate lo stomaco e raggiungono l’intestino tenue.
Larve - Nell’intestino tenue, le uova trovano l’ambiente ideale per schiudersi e dar vita alle larve. Una volta nate, le larve migrano verso l’intestino crasso e si nutrono del cibo che arriva tramite appunto l’intestino.
Ossiuri adulti - In circa 2-6 settimane, gli ossiuri maturano e diventano adulti. Questi raggiungono le dimensioni di circa 1 centimetro per le femmine e 4 millimetri per i maschi. Una volta adulti, si accoppiano: i maschi muoiono subito dopo l’accoppiamento, mentre le femmine attendono la maturazione delle uova.
Inizio di un nuovo ciclo - Quando le uova sono mature, le femmine migrano fuori dal retto per poter deporre le uova. Per questa operazione, infatti, necessitano dell’ossigeno presente nell’aria. Nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino, quindi, ogni femmina fuoriesce dall’ano e arriva a deporre fino a 16000 uova protette da una sostanza gelatinosa. Le uova deposte diventano infettive dopo pochissime ore, solo 4-6, e sono pronte per ricominciare un nuovo ciclo.
Il contagio con gli ossiuri avviene quando c'è un'involontaria ingestione delle uova. Ciò può avvenire molto più facilmente nei bambini, che non sono attenti alle norme igieniche e tendono ad avere spesso le mani in bocca.
Le uova di ossiuri si trovano su superfici, oggetti o terreni contaminati, dove possono sopravvivere fino a tre settimane. Chiaramente è molto facile che i familiari di un bambino affetto da ossiuriasi si infettino a loro volta.
I sintomi degli ossiuri sono rappresentati principalmente da:
In alcuni bambini, si possono manifestare anche:
In alcuni casi l’ossiuriasi viene sospettata in seguito ad un aumento degli eosinofili (una tipologia di globuli bianchi) nell’emocromo, non accompagnato da altre alterazioni.
La diagnosi prevede come esame d’elezione lo scotch test ossiuri. L’esame viene effettuato tramite l’applicazione, prima di andare a letto, di un nastro adesivo trasparente posizionato sulla zona perianale del bambino. Al risveglio, lo scotch viene prelevato per poi essere esaminato al microscopio per ricercare le uova rimastevi attaccate.
È possibile vedere gli ossiuri anche ad occhi nudi. Questi si presentano come dei piccoli filamenti di colore bianco che si muovono. Il modo migliore per vederli è esaminare l’ano del bambino o le feci espulse al mattino.
Anche quando si è sicuri di averli individuati, però, è comunque necessario contattare il medico. Sarà suo compito effettuare una corretta diagnosi e prescrivere la terapia da seguire.
Una volta diagnosticata l’ossiuriasi, sia il soggetto infetto che i familiari devono seguire una terapia con farmaci antielmintici. Questi vengono generalmente somministrati per 2-3 giorni consecutivi e risultano efficaci nell’uccidere larve e adulti, ma non le uova.
Per questo motivo, dopo 11-15 giorni la terapia viene ripetuta. Al di là di queste linee guida generali, è sempre il medico a stabilire caso per caso le modalità della terapia.
In caso di contagio da ossiuri, non è invece necessario avvisare la scuola frequentata dal bambino. Allo stesso modo, non è necessario allontanarlo dall’ambiente scolastico.
Oltre alla terapia farmacologica, per prevenire il contagio da ossiuri, è consigliabile seguire alcune semplici norme di igiene personale:
Oltre a queste, è utile adottare alcune abitudini quotidiane:
In rete è possibile trovare numerosi fantomatici rimedi naturali o rimedi della nonna per gli ossiuri. Tra chi consiglia di utilizzare aglio e simili, ci si può imbattere davvero in tanti fantasiosi consigli. Questi, però, non rappresentano in alcun modo un rimedio efficace (oltre che di difficile applicazione).
Quali sono i rimedi per gli ossiuri? Per prevenire eventuali recidive, è utile l’assunzione di integratori a base di estratti vegetali standardizzati e concentrati. Di seguito trovi alcuni prodotti consigliati.