Otite media e otite esterna: come prevenirla e in che modo è possibile intervenire per risolvere il
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A cura di
Dott.ssa Valentina Cuomo
Otite media e otite esterna: come prevenirla e in che modo è possibile intervenire per risolvere il problema
L’otite è un’infiammazione dell’orecchio, generalmente provocata da un’infezione che può essere:
Oltre all’origine infettiva, questo disturbo può scaturire anche da fenomeni di natura allergica.
Le due tipologie più frequenti sono l’otite esterna e quella media, che riguardano rispettivamente l’orecchio esterno e quello medio. Esiste anche una forma di otite interna (o labirintite), che riguarda le strutture dell’orecchio interno e il nervo uditivo e che ha caratteristiche diverse.
L’otite esterna è data dall’infiammazione del canale uditivo esterno, quindi tutto il tratto che va dall’esterno dell’orecchio fino al timpano.
Essa è causata dall’ingresso di microrganismi (batteri, virus o funghi) all’interno del condotto uditivo. Quando l’infiammazione è molto accentuata, si parla di otite esterna acuta. Nei casi in cui persistano le cause che la sostengono, il disturbo può cronicizzarsi.
L’otite esterna è detta anche otite del nuotatore. Essa infatti tende a manifestarsi con maggiore frequenza nei nuotatori o nei bambini, dopo un’intensa giornata trascorsa in piscina. In questi casi, infatti, l’infezione è data dai microrganismi presenti nell’acqua che resta nel canale uditivo. Qui, grazie anche alla temperatura corporea favorevole, trovano le condizioni ideali per replicarsi.
Altri fattori predisponenti sono:
I principali sintomi sono:
Una volta diagnosticato il problema, il medico può prescrivere:
Nei casi più lievi, la terapia può essere anche topica. In questi casi, può essere utile far ricorso all’impiego di gocce per l’orecchio a base di antinfiammatorio, antidolorifico e antibiotico.
È importante, però, che l’uso di queste gocce non diventi un’abitudine. Un uso prolungato, infatti, può provocare sensibilizzazione. Inoltre, esistono delle controindicazioni all’utilizzo. Ad esempio, il loro uso è controindicato se la membrana timpanica è perforata. Per tale valutazione è necessaria la visita medica.
Il primo consiglio è avere una corretta igiene ma senza esagerare. Il cerume presente nel condotto uditivo, se nella giusta quantità, ha infatti un ruolo protettivo.
La pulizia con il cotton fioc è consentita solo nel condotto uditivo esterno, per pulire la secrezione che esce. È invece sconsigliato spingere il cotton fioc internamente. Il rischio, oltre a quello di ferirsi, è soprattutto di spingere il cerume verso l’interno. Così facendo, si contribuirebbe a formare un tappo che può provocare difficoltà uditive.
Per pulire correttamente il canale uditivo è possibile avvalersi di:
L’otite media consiste nell’infiammazione dell’orecchio medio. L’orecchio medio parte dal timpano e contiene i tre piccoli ossicini dell’udito. Questi amplificano le vibrazioni trasmesse dal timpano, per poi passarle all’orecchio interno.
Dall’orecchio medio parte un canale, la Tromba (o tuba) di Eustachio, che lo collega alla rinofaringe, proprio nella zona in cui si trovano le adenoidi. Questo canale permette di mantenere la giusta pressione dell’aria nell’orecchio medio, consentendo al timpano di vibrare liberamente in risposta alle onde sonore.
L’otite media è generalmente provocata da un’infezione di natura batterica o virale. I batteri più comuni coinvolti sono lo Streptococcus pneumoniae e l'Haemophilus influenzae. I possibili fattori predisponenti sono:
L’otite media acuta si manifesta più frequentemente nei bambini, in cui la Tromba di Eustachio è immatura e funziona meno bene che negli adulti. Inoltre, i bambini piccoli hanno molte più difficoltà a liberare il naso dal muco. Questo, accumulandosi, può andare ad infettare la Tromba di Eustachio e di conseguenza l’orecchio medio.
I principali sintomi sono:
L’otite media, così come quella esterna, può essere trattata con analgesici, antipiretici e antibiotici. Anche l’aerosol, effettuato con Rinowash o con forcella nasale, può essere utile.
Quando l’infezione persiste e il timpano è molto sporgente, si può eseguire un intervento di miringotomia o paracentesi. Questo piccolo intervento consiste nel praticare un forellino nel timpano, per favorire il drenaggio dall’orecchio medio verso l’esterno. In alcuni casi può anche essere lasciato un tubicino, che poi verrà eliminato da solo dopo qualche mese.
Per prevenire l’otite media è importante:
Per una corretta igiene delle cavità nasali, soprattutto nei bambini piccoli che non sanno soffiare il naso, è utile fare lavaggi nasali con soluzione fisiologica e aspirare i muchi con l’apposito apparecchietto. Negli adulti è possibile avvalersi di spray a base di soluzioni isotoniche, nella quotidianità, o di soluzioni ipertoniche ad azione astringente in caso di congestione.
Può accadere che, dopo un’otite media acuta, non vi sia la guarigione completa e il liquido si accumuli nell’orecchio medio a causa dell’ostruzione della Tromba di Eustachio. In questo caso si parla di otite sierosa, che può provocare la perforazione del timpano. Questa condizione può anche diventare cronica.
Si può uscire con l’otite in corso e in trattamento, se non si hanno febbre o altri sintomi che lo impediscano. Il consiglio, in caso di uscite, è evitare in ambienti freddi o ventosi che potrebbero aggravare la situazione.
Nei bambini l’otite si associa spesso a dolore e irrequietezza. Quindi, non è sicuramente il momento migliore per fare una passeggiata.
Per quanto riguarda la scuola è raccomandabile terminare la terapia antibiotica prima di tornare a frequentarla. Ciò è importante soprattutto per evitare di contagiarsi con nuovi virus e rischiare una recidiva. L’ultima parola spetta, comunque, al pediatra.
I batteri e i virus che provocano l’otite media arrivano spesso da infezioni delle prime vie aeree (come un banale raffreddore) che sono molto contagiose. Tuttavia, non è detto che provochino otite in chi le contrae. Per l’otite esterna, invece, è davvero difficile che ci si possa contagiare.