Lo zenzero ha numerosi effetti benefici ma, in alcuni casi, va consumato con moderazione o addirittura
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A cura di
Dott.ssa Giusy Boccia
Lo zenzero ha numerosi effetti benefici ma, in alcuni casi, va consumato con moderazione o addirittura evitato
Lo zenzero (Zingiber officinale, che fa parte della famiglia delle Zingiberaceae) è una spezia dal sapore piccante. Ha l’aspetto di un tubero, simile ad una patata, e un colore tra il marroncino e il giallino.
I principi attivi in esso contenuti sono:
Lo zenzero contiene per lo più acqua ed è ricco di vitamine e minerali. Il contenuto calorico è pari a 80Kcal per ogni 100g di prodotto. Tuttavia, considerato che è consumato in quantità minime nei nostri piatti, le calorie sono trascurabili.
La dose giornaliera raccomandata da consumare va da 0,5g a 4g.
Lo zenzero è oggi in tante ricette. Esso è sempre presente nei ristoranti giapponesi, solitamente servito insieme al sushi. Fuori dalla cucina, però, è impiegato in tantissimi fitoterapici o come infuso.
Ciò è dovuto alle sue numerose proprietà terapeutiche. In particolare, lo zenzero è utile in caso di:
Gli attivi si trovano principalmente nella radice. In caso di nausea, ad esempio, è sicuramente utile masticare un pezzetto di radice di zenzero fresca (si trova in supermercato) o preferibilmente consumare l’estratto secco.
Numerosi studi riportano che lo zenzero, oltre a stimolare i movimenti peristaltici dello stomaco, ha un effetto colagogo. Cosa significa? Il suo consumo favorisce la produzione e l'escrezione della bile, con conseguente effetto benefico sul fegato e presunto effetto nella riduzione del colesterolo.
Esso ha anche proprietà antinfiammatorie, poiché inibisce le COX (ciclossigenasi) e le LOX (lipossigenasi) responsabili della trasformazione di acido arachidonico in molecole infiammatorie.
Alcune recenti scoperte riportate sul British Journal of Nutrition parlano della possibile efficacia dello zenzero contro la proliferazione delle cellule tumorali, grazie all’azione svolta dal gingerolo.
Per uso topico, ancora, agisce come revulsivo: si trova, quindi, in molte preparazioni per i dolori reumatici. In caso di alitosi, infine, può essere d’aiuto masticare zenzero fresco.
Il consumo eccessivo di zenzero può provocare problemi allo stomaco e disturbi intestinali, come flatulenza e diarrea. Esso va assunto con cautela e solo sotto controllo medico in caso di:
ATTENZIONE
Lo zenzero incide sulla coagulazione del sangue. La sua assunzione può interferire con terapie a base di farmaci anticoagulanti. Può avere inoltre ripercussioni anche in caso di terapie a base di farmaci per diabetici, antipertensivi e ciclosporina. Se si assumono questi farmaci, è sempre necessario chiedere consulto al medico prima di consumare zenzero.
Lo zenzero può essere conservato, completo di buccia, in una busta chiusa ermeticamente, per circa un mese in frigorifero. Prima di consumarlo, comunque, è sempre bene assicurarsi che non ci siano muffe.
Esso può essere conservato anche in freezer, sempre chiuso in un sacchetto ermetico. Il consiglio, prima di procedere al congelamento, è di tagliarlo in piccoli pezzi. In tal modo, quando necessario, può essere consumato senza dover necessariamente scongelare il pezzo intero.
Lo zenzero è molto efficace contro la nausea, come abbiamo visto, quasi al pari di un farmaco antiemetico. Diversi studi ne hanno evidenziato l’efficacia, sotto forma di integratore, sia per la nausea che per il vomito durante la gravidanza.
Lo zenzero è, generalmente, ben tollerato. Tuttavia, deve essere consumato con cautela in chi soffre di alcune problematiche che riguardano il tratto gastro-intestinale. Infatti, può stimolare ulteriormente la secrezione gastrica e provocare infezioni o irritazioni digestive.
Se assunto in dosi elevate, poi, può provocare sanguinamento. Pazienti che sono in terapia con farmaci anticoagulanti, come abbiamo già visto, devono consumarlo sotto stretto controllo medico. Lo zenzero, infatti, interferisce (potenziandone l’effetto) con farmaci come il warfarin o la cardioaspirina.
La risposta è no. Anzi, lo zenzero comporta un abbassamento della pressione sanguigna dovuta all’azione protettiva sui vasi sanguigni. Tuttavia, gli studi condotti non sono ancora tantissimi e sull’argomento ci sono notizie contrastanti.
Per chi soffre di pressione alta ed è in terapia con farmaci antipertensivi, dunque, è sempre opportuno rivolgersi al medico prima di assumere integratori contenenti zenzero.
Tra gli effetti collaterali dello zenzero, è riportato anche che provoca aritmie (specie nei pazienti con problematiche cardiache). Al momento, però, non ci sono grandi evidenze scientifiche che affermino con certezza che lo zenzero faccia aumentare i battiti cardiaci.
Stimolando gli enzimi digestivi, fa bene alla digestione. Esso contiene l’acido 6-gingesulfonico, al quale sono riconosciute delle proprietà antiulcera. Al di là di ciò, però, per chi soffre di patologie come reflusso o gastrite, bisogna sempre rivolgersi al medico.
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antisettiche, è molto utile per mal di gola, raffreddore e tosse. Le sue proprietà benefiche sono accentuate soprattutto se si prepara un infuso o un decotto di zenzero, associato a limone, curcuma e cannella.
Se assunto in piccole quantità, lo zenzero può avere effetti rilassanti. Tuttavia, un’assunzione prolungata ma può avere effetti opposti. Se si soffre di insonnia, quindi, è preferibile assumere attivi che agiscono specificamente sul ciclo del sonno (come la melatonina).
No! Non esistono alimenti o attivi che fanno dimagrire. Per dimagrire, è necessario un deficit calorico che si raggiunge con un piano alimentare personalizzato (con l’aiuto di un nutrizionista) e svolgendo attività fisica. Lo zenzero aiuta sicuramente in caso di gonfiore addominale, ma non se il gonfiore è dovuto all’eccesso di grasso.